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Autonomia differenziata, Occhiuto: «Agli alleati dobbiamo dire “no money no party”»

Dalla convention di Forza Italia a Taormina il governatore rilancia il pressing su Calderoli e chiede al suo partito di «avere meno timidezza»

Pubblicato il: 18/11/2023 – 21:12
Autonomia differenziata, Occhiuto: «Agli alleati dobbiamo dire “no money no party”»

CATANZARO «Noi dovremmo dire agli alleati, prima che si arrivi all’approvazione definitiva dell’autonomia differenziata, che se ci sono i soldi, le risorse per assicurare i diritti civili e sociali a tutti i cittadini nello stesso modo sia al Nord sia al Sud noi siamo favorevolissimi all’autonomia differenziata, ma se non ci sono i soldi non c’è autonomia: no money no party». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, intervenendo a una convention di Forza Italia a Taormina insieme a diuresi leader del partito azzurro.

«Fi recuperi la vocazione maggioritaria»

Il tema del panel a cui partecipa Occhiuto è quello dei rapporti di Forza con Lega e Fratelli d’Italia. «Quando abbiamo fatto le elezioni – ha esordito Occhiuto –  Forza Italia con la seconda lista, la lista del presidente che però ho voluto chiamare Forza Azzurri perché volevo che fosse chiaro che c’era Forza Italia, abbiamo avuto il 26% più della somma: è l’autorevolezza dei numeri a fare in modo che chi governa governa nell’interesse dei territori, al di là dei desiderata dei partiti all’interno della maggioranza. Noi dovremmo avere lo stesso tipo di approccio anche nella coalizione nazionale. Dovremmo avere l’ambizione di essere forza maggioritaria. È già un grande risultato che oggi abbiamo avuto in Forza Italia 100mila adesioni eppure ci davano per morti: significa che c’è una infrastruttura del partito in tutte le regioni potenzialmente importantissima per far crescere il partito. Non ho alcun dubbio che anche alle Europee, se faremo buone liste, avremo un buon risultato. Però attenzione: noi in Forza Italia – ha rimarcato il governatore calabrese – oggi viviamo un’esperienza che neanche Berlusconi ha potuto vivere, e cioè la circostanza di presidiare da soli un terreno enorme che va da Fratelli d’Italia e la Lega alla Schlein, Calenda e Renzi non ci sono più. In Calabria abbiamo fatto 12-13 mila adesioni ma senza neanche fare uno sforzo importante perché abbiamo verificato che c’era un humus favorevole. Certo, forse in Calabria è più semplice perché governiamo noi ma dappertutto la nostra classe dirigente è riuscito a dimostrare che il partito è radicato e oggi è più semplice presidiare quest’area perché non la presidia nessuno».

«Autonomia? No money no party»

Occhiuto ha quindi aggiunto: «Alle Europee andremo bene però attenzione, la storia ci pone davanti a un bivio. Dbbiamo decidere se frenare la nostra ambizione  o accontentarci di sopravvivere oppure, avendo un terreno così ampio e fertile, possiamo ragionare in prospettiva – non magari alle Europee – a  ragionare per tornare a essere un partito maggioritario. Secondo me può farlo, perché lo spazio è enorme. Perché possiamo essere quelli che nel centrodestra possono dire quello che non possono dire FdI o Lega su alcuni temi che non sono interpretati nel centrodestra, penso a esempio ai diritti civili. Berlusconi ci ha insegnato questo: è sempre stato profondamente legato ai valori di centrodestra ma senza rinunciare mai alla sua vocazione liberale e libertaria. Un tema è proprio l’autonomia differenziata: bisogna dare ai nostri ministri, a Tajani anzitutto, di aver recepito i contributi che io e Schifani abbiamo offerto quando si è trattato di votare la proposta di Calderoli. È finito il tempo del Mezzogiorno piagnone, il Mezzogiorno anche grazie a Forza Italia ha presidenti di Regione che non hanno alcun complesso di inferiorità e per questo non ci facciamo fregare. Non abbiamo nessuna soggezione psicologica: abbiamo detto – siamo stati i primi a dirlo, rompendo anche il fronte dei governatori del Sud – di non avere alcun pregiudizio nei confronti dell’autonomia differenziata. Ma – ha ricordato il presidente della della Regione Calabria – abbiamo detto subito che l’autonomia differenziata è una possibilità offerta dall’articolo 116 Costituzione alle Regioni, poi la Costituzione nei articoli seguenti non parla di possibilità ma parla di obblighi dello Stato che sono il riconoscimento dei Lep, che sono i diritti sociali e civili, che devono essere garantiti a tutti, sia che risiedano a Enna o Crotone sia che risiedano a Bergamo o Sondrio. Gli emendamenti di Forza Italia dicevano questo, e sono stati accolti da Calderoli: dicevano che prima si finanziano i Lep, cioè prima si trovano le risorse per i diritti sociali e civili – ed è un obbligo trovarle per la Costituzione – e poi si dà la possibilità delle intese alle Regioni. Quindi se non ci sono risorse non possono essere fatte le intese. Vorrei che il mio partito Forza Italia su questo tema avesse meno timidezza. Questa è una bandiera della Lega, la Lega vuole che l’autonomia differenziata sia approvata definitivamente prima delle Europee ma non è una nostra bandiera. Il nostro – ha concluso Occhiuto – è un partito nazionale, radicato al Sud e al Nord e dobbiamo tenere insieme le esigenze delle due parti del Paese. Noi dovremmo dire agli alleati, prima che si arrivi all’approvazione definitiva dell’autonomia differenziata, che se ci sono i soldi, le risorse per assicurare i diritti civili e sociali a tutti i cittadini nello stesso modo sia al Nord sia al Sud, noi siamo favorevolissimi all’autonomia differenziata, ma se non ci sono i soldi non c’è autonomia. No money no party».  (a. c.)

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