CORIGLIANO ROSSANO Giovanni Chiaradia e Piero Francesco Chiaradia, fratelli, non sono i mandanti dell’omicidio di Pasquale Aquino: ucciso in un agguato la sera del 3 maggio scorso nella frazione “Schiavonea” di Corigliano Rossano. Nell’udienza preliminare tenutasi a Catanzaro, il gip Chiara Esposito ha accolto la richiesta avanzata dai legali degli indagati: gli avvocati Pasquale Di Iacovo ed Enzo Belvedere, ed emesso sentenza di non luogo a procedere per insufficienza di prove. Sono stati rinviati a giudizio, come richiesto dal pm della Dda di Catanzaro Alessandro Riello. Giorgio Arturi, Matteo Domenico Maria Arcidiacono, Bruno Arturi , Francesco Le Pera, Manuel Intrieri e Annamaria Iacino.
Aquino era stato avvicinato da un sicario che lo aveva raggiunto mentre scendeva dalla sua auto per fare rientro a casa, sparandogli diversi colpi di pistola senza lasciargli scampo prima di allontanarsi a bordo di una moto condotta da un complice. Pasquale Aquino, nel 2017, era rimasto coinvolto in un’inchiesta su un gruppo criminale che avrebbe gestito un’attività di spaccio di droga nell’area di Corigliano Rossano.
Il presunto esecutore materiale sia del delitto sarebbe Francesco Le Pera. (redazione@corrierecal.it)
x
x