«E’ davvero incredibile, per non dire, forse e più opportunamente, vergognoso, quello che si sta verificando nel Pd della provincia di Cosenza. E’ inutile tergiversare, perché, invece, occorre andare, senza ipocrisie, al cuore della questione. C’è chi, ancora, riproducendo ataviche incrostazioni, coltiva una visione feudataria del Partito. C’è chi, davanti al percorso, seriamente, avviato dal Segretario provinciale, e largamente e diffusamente condiviso, finalizzato a costruire, concretamente e sin da subito, un governo unitario del Partito, ha interposto pretese, politicamente, irricevibili. Si è chiesto a Vittorio Pecoraro di fare piazza pulita di tutta la Segretaria provinciale in carica in cambio del massimo impegno a favore del Partito in vista delle imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale. Roba da far accapponare la pelle! E, questi, sarebbero dirigenti, ai quali sta al cuore il destino del Partito?!! Ma per favore. Un dirigente di Partito, degno di questo nome, non praticherebbe né la logica dell’epurazione; né la logica del ricatto. Un dirigente di Partito, degno di questo nome, non sarebbe prigioniero di miopi egoismi di fazione. Senza tacere la scellerata irresponsabilità politica: ma come si fa, a immolare, sull’altare di rendite di posizione, la nave del Partito alla vigilia di un importantissimo appuntamento elettorale e, a poco meno, di sei mesi dalle elezioni europee? Questi sono comportamenti intollerabili, perché lacerano il Partito. Rispetto ai quali comportamenti, gli organismi regionali e nazionali del Partito non possono far finta di non vedere e di non sentire Anzi devono intervenire con energica tempestività. Per ripristinare le regole dell’agibilità democratica. Il Partito non può essere ostaggio di faide cannibalesche, che, già tanti guasti hanno prodotto. La vicenda delle elezioni regionali grida, ancora, vendetta. Mentre, qui a Cosenza, nello stesso momento, con scelte coerenti e non animate da fameliche bramosie, trionfalmente si è riconquistata la guida della Città, strappandola al centrodestra, a livello regionale, invece, il partito, con scelte utilitaristiche, con scelte forse assunte in funzioni, esclusivamente, di personali posti al sole, è stato consegnato a una invereconda waterloo, garantendo, per la seconda volta consecutiva, la vittoria delle destre. E’ arrivato il momento di dire basta a liturgie degne della peggior politica. E, per quanto, mi riguarda io ho detto basta, rassegnando le dimissioni irrevocabili da componente della Segreteria Provinciale. E, ciò nonostante, continuerò, nelle prossime ore, nei prossimi giorni, nelle prossime settimane a essere al servizio del Partito, soprattutto nella delicatissima congiuntura legata alle elezioni provinciali, per le quali non ho nessuna velleità personale, ma ho solo l’anelito di far vincere il Partito. E continuerò a essere al servizio del Partito, anche nell’istituzione municipale di Cosenza, nella quale, grazie al Partito, ricopro il prestigioso incarico di Presidente del Consiglio comunale, mandato che sto, orgogliosamente, interpretando, senza neppure spendere – e sono già due anni che sono in carica – un solo centesimo di denaro pubblico. Questo vuol dire essere amministratori virtuosi e degni dell’etica del Partito democratico!».
*Presidente del consiglio comunale di Cosenza
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