CATANZARO La Corte d’Appello di Catanzaro, prima sezione, si è pronunciata avverso la sentenza di non luogo a procedere del gup di Catanzaro per le ipotesi, mosse a vario titolo, di corruzione elettorale e corruzione semplice nei confronti di Sandro Principe (difeso dall’avvocato Franco Sammarco, Paolo Sammarco, Anna Spada), Umberto Bernaudo (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò) Pietro Paolo Ruffolo (difeso dagli avvocati Franz Caruso e Francesco Tenuta), Giuseppe Gagliardi (difeso dall’avvocato Marco Amantea). Il gup, nel 2018 in udienza preliminare, aveva prosciolto gli imputati e il pm aveva proposto appello. La Corte oggi ha confermato la sentenza di proscioglimento per Principe, Ruffolo e Bernaudo per quanto attiene la corruzione elettorale e Giuseppe Gagliardi per l’ipotesi di corruzione. (f.b.)
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