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Salvini a Reggio, focus sui trasporti in un incontro con i sindaci: consegnato un dossier

Falcomatà chiede chiarezza sulle infrastrutture reggine. Mentre sulla 106 si continua a morire: «Da Catanzaro in giù il nulla»

Pubblicato il: 20/11/2023 – 19:11
di Mariateresa Ripolo
Salvini a Reggio, focus sui trasporti in un incontro con i sindaci: consegnato un dossier

REGGIO CALABRIA Ponte sullo Stretto e non solo. A Reggio Calabria il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha fatto il punto insieme a cinquanta sindaci e vari delegati dei Comuni sui collegamenti stradali, ferroviari e aeroportuali calabresi: in particolare Statale 106, aeroporto di Reggio Calabria, alta velocità, trasversali i temi toccati nel corso di un incontro che si è svolto nel pomeriggio a Palazzo Campanella. Diversi i sindaci che hanno preso la parola e che hanno evidenziato la necessità di intervenire affinché il Ponte sullo Stretto non rappresenti l’unico cospicuo intervento, in un territorio particolarmente fragile dal punto di vista dei trasporti: «In Calabria questo governo sta investendo una cifra che nessun governo in passato ha mai investito, 30 miliardi solo tra strade, autostrade e ferrovie», ha rimarcato Salvini a margine dell’incontro. Parlando del Ponte Salvini ha detto: «Io penso che per la Calabria, la Sicilia e per l’Italia intera sia un’occasione storica come l’Autostrada del Sole è stata un’occasione storica nel secondo dopoguerra. Il mio obiettivo è aprire i cantieri, come promesso, nel 2024».

Falcomatà consegna un dossier a Salvini sulle infrastrutture reggine

Tra i tanti sindaci a prendere la parola, il primo cittadino di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che ha consegnato a Salvini un dossier sulle infrastrutture reggine considerate necessarie: «Siamo in una fase di spinta decisiva del Governo sull’avvio dei lavori del Ponte sullo Stretto, stando a quanto ha detto il ministro Salvini. Ecco perché siamo convinti che le infrastrutture di collegamento, le infrastrutture di passaggio che mettono in correlazione non solo Calabria e Sicilia ma la Calabria con il resto del Paese, l’Italia con il resto dell’Europa, debbano essere ammodernate e il tema in generale delle infrastrutture debba essere affrontato in maniera integrata». Sugli investimenti relativi alla statale 106 Falcomatà ha detto: «Da quello che abbiamo sentito da Anas parrebbe fermarsi a Catanzaro, come investimenti previsti, e naturalmente questo non va bene nell’ottica di unire il Paese». «Abbiamo chiesto – ha spiegato ancora Falcomatà – una parola di chiarezza rispetto al trattato dell’alta velocità, nella piena consapevolezza e dando l’indicazione, consegnando la richiesta al Governo di dare mandato ai tecnici di lavorare sul trattato più semplice e più diretto, perché se di alta velocità si tratta noi non possiamo sacrificare questa opportunità rispetto a interessi locali che invece dovrebbero essere messi da parte in questa fase».
Rispetto agli investimento del Governo sul territorio reggino, Falcomatà ha detto: «Oggi la Città metropolitana di Reggio Calabria, il territorio della provincia di Reggio Calabria, è evidentemente sacrificato rispetto invece agli altri investimenti che sono fatti nelle altre province. Non vogliamo naturalmente che si sottraggano fondi agli altri, ma vorremmo che la stessa attenzione fosse riservata al nostro territorio».

Sulla Statale 106 si continua a morire. «Da Catanzaro in giù il nulla»

«Quello su cui ci possiamo impegnare è metterci al lavoro sulla progettazione del tratto reggino della strada», ha detto Salvini dopo aver ascoltato i sindaci. Sulla Statale 106, strada che il vicepremier ha auspicato che «non sia più la statale della morte», si continua però a morire, l’ultima vittima è un anziano di Bova Marina che questa mattina ha perso la vita in un incidente con un’altra auto. «Le auto non andavano ad alta velocità, viaggiavano a velocità sostenuta», ha detto a margine dell’incontro il sindaco di Roghudi Pierpaolo Zavettieri, che parlando a nome dei sindaci dell’area grecanica ha spiegato: «La 106 è piena di interferenze, di uscite anche abusive, le macchine sbucano da tutte le parti anche tenendo una velocità moderata. I 3 miliardi di euro purtroppo si fermano a Catanzaro e basterà solo unire Crotone con Rossano Corigliano e da Taranto fino a Catanzaro avremo una strada a quattro corsie. Quello che invece non c’è, cioè il nulla, è da Catanzaro in giù. L’idea che ha accolto il ministro Salvini è quella che per una volta si parta da Reggio verso Taranto e non viceversa». (redazione@corrierecal.it)

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