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Il caso

Violentata e uccisa in casa nel Perugino, arrestato il vicino

Ad un anno dalla morte, è stato individuato il presunto autore dell’assassinio di Marielle Soethe

Pubblicato il: 20/11/2023 – 15:17
Violentata e uccisa in casa nel Perugino, arrestato il vicino

PERUGIA È stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario e violenza sessuale un 50enne di origini romene ma da tempo residente in Italia sospettato di aver ucciso Marielle Soethe, tedesca 70enne da anni residente nell’Alta Valle Tiberina. Dopo un anno dalla morte della donna, arriva dunque la svolta nel caso della 70enne che fu ritrovata riversa a terra, in camera da letto, con evidenti tracce di una brutale aggressione, anche di natura sessuale. I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Perugia hanno arrestato l’uomo, con il supporto dei militari dell’Arma di Città di Castello, eseguendo la misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Perugia. Il cadavere della donna era stato ritrovato il primo dicembre 2022.

Le indagini

I numerosi sopralluoghi tecnici, eseguiti nell’appartamento dai Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche di Perugia e del Ris di Roma, unitamente ai medici dell’Istituto di Medicina Legale, hanno consentito di datare l’omicidio al 25 novembre.
La mancanza di effrazione e l’anomala chiusura delle persiane della casa, hanno portato gli investigatori a ritenere che ci fosse un rapporto di conoscenza fra la vittima e l’omicida e che quest’ultimo potesse essere anch’egli della zona. Tale ipotesi ha trovato riscontro anche nelle valutazioni espresse dai profilers del Ris, attivati per le loro specifiche competenze tecniche. Attraverso verifiche documentali, escussione di soggetti vicini alla vittima, anche per rapporti di tipo economico, gli investigatori, nonostante le difficoltà correlate alla grande riservatezza che contraddistingueva la vita privata della cittadina tedesca e quelle di penetrare un contesto sociale particolarmente chiuso, sono riusciti a individuare un vicino di casa della donna quale figura di particolare interesse.
L’uomo aveva infatti con la vittima una conoscenza risalente, ancorché per lunghi periodi la frequentazione con la stessa fosse risultata assolutamente saltuaria.
Nei mesi precedenti il tragico evento, i contatti si erano via via intensificati a causa della collaborazione dello stesso e della coniuge, risultata del tutto estranea ai fatti, nell’attività di compravendita di capi di abbigliamento che la vittima conduceva online.

I riscontri sulle tracce biologiche

Le tracce biologiche repertate sul corpo della donna, in particolare nelle zone interessate da lesioni da difesa, hanno fatto emergere una corrispondenza con l’arrestato, corroborando la tesi investigativa secondo la quale l’uomo, conosciuto dalla vittima, sarebbe entrato nell’appartamento con il suo consenso e, all’esito della violenta aggressione anche di natura sessuale, ne avrebbe cagionato la morte.
Alla luce di quanto emerso, nello scorso mese di maggio è stata eseguita, in collaborazione con il personale del Centro Operativo di Sicurezza Cibernetica di Perugia della Polizia, una perquisizione nei confronti dell’indagato, nel corso della quale sono stati acquisiti ulteriori elementi di natura tecnica, utili a confermare il fatto che l’uomo si trovasse nei pressi del luogo del delitto nella fascia oraria in cui è avvenuto l’evento. L’indagato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Perugia Capanne, per essere sottoposto ad interrogatorio da parte del gip

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