REGGIO CALABRIA I Carabinieri del Nas di Reggio Calabria a conclusione di un’attività investigativa, denominata “Domus Aurea”, hanno dato esecuzione, con l’ausilio di militari del Comando Provinciale Carabinieri del capoluogo, ad una ordinanza, emessa dal gip presso Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Procura della Repubblica diretta dal procuratore, Giovanni Bombardieri, di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di due coniugi, Luigi Moragas (cl. ’68) e Mariangela Di Benedetto (cl. ’85), gestori di una casa di riposo abusiva, gravemente indiziati, secondo l’ipotesi investigativa, dei reati di maltrattamenti e abbandono di persone incapaci, con l’aggravante di aver causato lesioni personali.
Le indagini traggono origine il 29 giugno del 2023, quando i carabinieri del Nas fanno accesso in un albergo dismesso a Gallico, dove era stata allestita una vera e propria casa di riposo senza alcun titolo autorizzativo. La struttura ospitava oltre trenta anziani, incapaci di provvedere a loro stessi per vecchiaia e gravi patologie, in una situazione di “drammatico degrado, abbandono e incuria”. Infatti, agli occhi dei militari si palesava una struttura in profondo degrado, incuria, disordine ed in gravissime condizioni igienico sanitarie, con resti di feci e urina per terra e sui letti, pannoloni sporchi, resti di cibo e stoviglie usate, tanto che tutti gli ambienti erano impregnati di un odore nauseabondo. Inoltre, presso il locale cucina venivano rinvenuti carne e uova in cattivo stato di conservazione, mentre presso la medicheria molti dei farmaci risultavano scaduti; a completare una situazione già surreale si accertava, con l’ausilio di tecnici ENEL, che l’intera struttura era alimentata con un allaccio abusivo diretto alla rete elettrica pubblica.
Successiva attività investigativa, consistita nella raccolta di numerose testimonianze, ha permesso di accertare che
Gli arrestati, non sono nuovi a tale condotta, infatti quanto riscontrato a Giungo è solo la conferma di un “preordinato e già sperimentato schema imprenditoriale” a discapito di anziani particolarmente fragili; infatti, già il Nas di Reggio Calabria tra gennaio e luglio del 2020 aveva deferito gli odierni indagati per fatti simili e sequestrato a loro carico ulteriori due strutture adibite a casa di riposo, anche queste prive di autorizzazione, tra Reggio Calabria e Gambarie. Oltre ai soggetti arrestati, sono stati deferiti in s.l. per i medesimi reati, ulteriori tre operatori sociosanitari. Il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari per cui vanno fatte salve le successive valutazioni di merito.
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