VIBO VALENTIA Gli avvocati Franco Giampà del Foro di Lamezia Terme, Crescenzio Santuori del Foro di Catanzaro e Luigi Antonio Paolo Panella del Foro di Roma hanno inviato una nuova missiva al prefetto di Vibo Valentia, al ministero dell’Interno, alla procura di Vibo Valentia e alla procura di Catanzaro per conto dell’ingegnere Francesco de Nisi. La questione sollevata riguarda quanto già riportato dal Corriere della Calabria, in un precedente articolo (qui la notizia). De Nisi, tramite i suoi legali, aveva richiesto tutela e vigilanza a seguito delle denunce presentate dal loro assistito, in qualità di direttore tecnico della società “De Nisi Srl”, nell’anno 2017. L’ingegnere, in particolare, aveva «denunciato una richiesta estorsiva aggravata con riferimento a lavori di ampliamento dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza contribuendo alle attività di indagine». La circostanza rientra nel procedimento scaturito dall’inchiesta denominata “Overture” e ancora in corso dinanzi al Tribunale di Cosenza.
Dopo la precedente richiesta, i legali di De Nisi si dicono soddisfatti di come «l’esposizione a rischio dell’Ingegnere sia stata posta all’attenzione del Raggruppamento delle Forze di Polizia nell’ambito di una Riunione di Coordinamento allargata alla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e vi rappresentiamo che il nostro assistito apprezza l’impegno del Prefetto e delle Forze di Polizia che confermano la garanzia di una particolare attenzione sui cantieri attivi dell’impresa De Nisi Srl». Tuttavia, «restano purtroppo senza riscontro, interamente e in termini del tutto contraddittori, le preoccupazioni e le richieste formulate con riferimento alla tutela della persona di Francesco De Nisi, nella sua duplice veste di politico e di direttore Tecnico dell’Impresa». La preoccupazione – scrivono ancora i legali – «è cresciuta alla luce della testimonianza resa da quest’ultimo e dai dipendenti dell’impresa De Nisi Srl nel corso dell’udienza dibattimentale svoltasi in data 11 maggio 2023 dinanzi il Tribunale di Cosenza nel processo “Overture” alla presenza del sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro della Dda Corrado Cubellotti».
Un’altra circostanza che spinge gli avvocati a reiterare la richiesta di tutela a favore del proprio assistitito è la circostanza verificatasi nel corso dell’ultima udienza del processo “Overture”, quando il teste Alberto Novello «non ha inteso rendere testimonianza in quanto minacciato e privo di tutela».
Un altro passaggio significativo della missiva a firma dei legali è riferito alla operazione “Olimpo” e al ruolo svolto da De Nisi «nel denunciare la tentata estorsione perpetrata nei propri uffici in Filadelfia». «Riteniamo ulteriormente opportuno rappresentare – si legge ancora – che la condotta materiale è stata posta in essere da Costantino Gaudioso collegato al boss Peppone Accorinti di Zungri e al boss Diego Mancuso di Limbadi». E inoltre «riteniamo ulteriormente preoccupante le esternazioni degli affiliati della cosca Anello nei confronti di De Nisi nelle quali viene indicato quale “poco di buono” e dove viene annotato dalla pg che gli stessi affiliati “si appartavano e parlavano male di De Nisi Francesco”».
Gli avvocati di De Nisi si soffermano sulla «breve risposta resa da Sua Eccellenza il Prefetto non può affatto considerarsi satisfattiva dei legittimi interessi dell’ingegnere, né di certo rassicurante, esaurendosi in una “attenzione” da parte di componenti investigative». Tuttavia – sempre secondo i legali – «l’illegittimità e l’eccesso di potere (quali vizi provvedimentali) che caratterizzano il comportamento dell’UTG, sono rimarcati dalla contraddittorietà proprio della risposta cui si riscontra nella parte in cui, al contempo, afferma che non vi è nessun pericolo per l’ingegnere De Nisi ma che ai cantieri dello stesso “è stata garantita la particolare attenzione delle Forze di Polizia”». Infine, i legali chiedono che l’ingegnere De Nisi venga audito.
La situazione relativa alla sicurezza dell’ingegnere De Nisi è stata oggetto di una interpellanza parlamentare, datata 14 novembre 2023, a firma del senatore Marco Lombardo al ministro degli Interni. Di seguito riportiamo uno stralcio. «Al momento, nonostante ripetuti solleciti, non è stato dato alcun riscontro all’istanza presentata in data 27 gennaio 2023 alla Prefettura di Vibo Valentia dall’ingegnere Francesco De Nisi per l’adozione di misure di tutela e vigilanza in suo favore, in ragione delle minacce e intimidazioni da questi ricevute e denunciate alle autorità competenti. De Nisi denuncia di essere oggi un duplice bersaglio: da una parte di minacce esplicite all’incolumità della sua persona, dall’altra parte di calunnie, che, ancorché prive di riscontro, ne compromettono la reputazione. Si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della vicenda e se non ritenga opportuno allertare le autorità competenti per una tempestiva valutazione delle circostanze denunciate, ai fini del riconoscimento delle misure di tutela e vigilanza a favore di Francesco De Nisi». (redazione@corrierecal.it)
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