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«Perimetro del bilancio più che virtuoso, abbiamo evitato rischi contabili e tagli»

Il dg del Dipartimento della Regione, De Cello, in seconda Commissione commenta l’esito della parifica. «Raggiunti importanti risultati»

Pubblicato il: 22/11/2023 – 21:22
«Perimetro del bilancio più che virtuoso, abbiamo evitato rischi contabili e tagli»

REGGIO CALABRIA «Il perimetro del bilancio è più che virtuoso». Lo ha detto il dirigente generale del Dipartimento Bilancio della Regione Calabria, Filippo De Cello, intervenendo all’odierna seduta della seconda Commissione del Consiglio regionale, che ha avviato l’esame del Rendiconto 2022 della Regione e l’assestamento del bilancio 2023-25: l’esame proseguirà in Seconda anche venerdì, quindi i documenti contabili passeranno per l’approvazione finale al Consiglio regionale in programma lunedì prossimo.

Il Rendiconto

Nel dibattito in seconda Commissione dunque occhi puntati sul Rendiconto 2022, di recente parificato senza osservazioni né prescrizioni dalla Corte dei Conti. A intervenire anzitutto il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti, che – emerge dal resoconto di seduta – non esprime un giudizio negativo ma evidenzia che «è doveroso intervenire, senza alcun addebito di responsabilità, al fine di sollecitare la presa d’atto dei rilievi della Corte dei Conti. Il presidente Occhiuto ha, come è comprensibile, enfatizzato gli aspetti positivi, la Corte riconosce la poderosa azione riformatrice, ma si chiede se la stessa sia stata messa a regime e se le norme siano state applicate ed abbiano apportato i benefici sperati. I nodi da sciogliere attengono alla liquidazione dei Consorzi di Bonifica ed al pagamento del Tfr maturato dai lavoratori; all’aumento degli stipendi ai direttori della sanità che esula dal portato contrattuale. La Corte evidenzia, inoltre, che in ambito sanitario non siano stati sfruttati i vantaggi che le riforme avrebbero dovuto apportare. Desta preoccupazione – rileva Mammoliti – la sostituzione dei progetti retrospettivi, l’utilizzo dei Pac, che sono utilizzati per la rendicontazione, potrebbero rappresentare un serio rischio per i finanziamenti futuri). La Corte ha evidenziato che i vantaggi non sono direttamente proporzionali all’azione riformatrice e la difficoltà di costruire un quadro contabile per alcuni enti rappresenta un problema». Per il dg del Dipartimento Bilancio De Cello, che «dal punto di vista tecnico-contabile» esprime «soddisfazione» per l’esito della parifica, «non essere costretti ad effettuare dei tagli è un dato che deve essere accolto con favore. Il giudizio di parifica della Corte dei conti, essendo privo di prescrizioni, ha evitato di dover effettuare i conseguenti tagli al bilancio e, per contro, ha consentito di affrontare alcuni problemi. Il risultato conseguito deriva da decisioni assunte dal punto di vista contabile che hanno limitato i rischi che ricadono sugli equilibri del bilancio regionale, costituendo fondi di accantonamento adeguati. Il perimetro del bilancio è più che virtuoso, ma – osserva De Cello – paga la gestione fallimentare dei Consorzi, dei Comuni, delle Province e delle criticità causate dalla legge Del Rio. Improponibile l’aumento delle tasse per avere maggiori margini di spesa. Ad alcune criticità legate alla gestione degli enti strumentali dovrà farsi fronte, ma si deve essere soddisfatti del lavoro fatto e dei risultati raggiunti». A sua volta Rocco Nicita per il Collegio dei revisori dei conti della Regione evidenzia – sempre dal resoconto di seduta – che «il giudizio della Corte è netto oltre le aspettative, i residui attivi sono attendibili, i fondi sono adeguati, il fondo contenzioso adeguato. La Corte ha esitato raccomandazioni, non prescrizioni». Sul piano politico, a replicare a Mammoliti è il presidente della seconda Commissione, Antonio Montuoro, di Fratelli d’Italia: «La Corte dei Conti evidenzia il miglioramento della performance organizzativa, ma l’obiettivo dell’amministrazione è quello di migliorarsi. Relativamente ai Consorzi, il dato è relativo al 2022 e non è stato ancora interessato dalla riforma in essere. L’azione amministrativa è in forte controtendenza con il passato anche sul rispetto dei tempi nella predisposizione dei documenti contabili. Si è ereditato uno strumento finanziario non performante ma si è cercato di rimodularlo per evitare di perdere le risorse. Il giudizio di parifica certifica piccoli passi in avanti. Quanto ad Azienda Zero – rimarca Montuoro – si rimanda a quanto asserito dal ministro Schillaci che ha dichiarato che le azioni messe in campo possono portare la Calabria fuori dal commissariamento. Sugli enti controllati dalla Regione, in costanza di esitazione dei pareri sui bilanci si è potuto riscontrare un lento miglioramento e, comunque, si registra un punto di rottura con il passato».

La seduta odierna della seconda Commissione (foto tratte dalla pagina facebook di Montuoro)

L’assestamento

Quindi il primo esame dell’assestamento di bilancio, i cui contenuti sono stati anticipati ieri dal Corriere della Calabria. Per De Cello «il 60 per cento della spesa riguarda soprattutto gli ambiti della cultura, forestazione, diritto allo studio e Consorzio».  Nicita rileva che «il Collegio dei revisori dei conti sta redigendo il parere sul provvedimento, anche in relazione alla parifica sopravvenuta, ed evidenzia come nella manovra sono presenti maggiori entrate per circa 30 milioni di euro di cui una buona parte è confluita nei vari fondi e non finanzierà nuove spese.  La fonte di finanziamento più importante, 42 milioni di euro, è costituita da sopravvenienze attive, si è proceduto ad appostare le risorse derivanti da maggiori entrate nei fondi, compreso il fondo destinato per spese e atti di pignoramento». Sul piano politico, Mammoliti – riporta il resoconto di seduta – si dice «non soddisfatto della scelta di destinare poche risorse agli enti intermedi, si può effettuare un ulteriore approfondimento per valutare una maggiore elargizione di risorse. Per Montuoro «si tratta di una manovra di assestamento improntata alla prudenza e volta alla salvaguarda degli equilibri di bilancio, nel bilancio di assestamento non vi è possibilità di trovare altre risorse da destinare agli enti intermedi che gestiscono deleghe importanti come la viabilità e l’edilizia scolastica ma il Governo nazionale sta affrontando di petto la questione inerente agli enti intermedi per ridare slancio agli stessi». Gli emendamenti all’assestamento vanno presentati entro le ore 11,00 di venerdì. (c. a.)

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