VIBO VALENTIA Commissione di accesso agli atti all’Asp (Azienda sanitaria provinciale) di Vibo Valentia per accertare la presenza di eventuali infiltrazioni mafiose che compromettono il buon andamento dell’ente. La decisione è del prefetto di Vibo, Giovanni Paolo Grieco, dopo una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e dopo il via libera ottenuto da parte del Ministero dell’Interno per l’accesso agli atti. La commissione di accesso agli atti – composta da tre commissari nominati dalla Prefettura – avrà ora tre mesi di tempo (prorogabili di altri tre) per esaminare atti, documenti, rapporti, appalti ed eventuali rapporti controindicati dei sanitari e del personale dell’Asp in grado di dimostrare la presenza di eventuali infiltrazioni mafiose all’interno della vita dell’ente. L’invio della Commissione di accesso agli atti scaturisce dalle risultanze investigative dell’intesta antimafia denominata Maestrale-Carthago della Dda di Catanzaro (scattata a maggio) che ha portato alla luce un condizionamento asfissiante della criminalità organizzata e della politica sulle scelte dell’Azienda sanitaria provinciale. L’Asp di Vibo era già stata sciolta una volta per infiltrazioni mafiose nel 2010.
Poco più di un mese fa il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nel corso di un question time, lasciava presagire che da qui a breve sarebbero state adottate decisioni anche drastiche sulla gestione dell’Asp vibonese (QUI LA NOTIZIA).
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