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Violenza di genere, a Palazzo Campanella gli Stati generali

“Ginestra” il titolo dell’evento che si è svolto in Consiglio regionale. Presenti magistrati ed autorità istituzionali e politiche della Calabria

Pubblicato il: 22/11/2023 – 17:28
Violenza di genere, a Palazzo Campanella gli Stati generali

REGGIO CALABRIA Si sono svolti al Consiglio regionale gli Stati Generali sulla violenza di genere. “Ginestra” è stato il titolo dato all’evento, teso a significare il concetto chiave della resilienza e del coraggio delle donne che si affrancano dalla morsa maschile. È quanto si legge in una nota. Gli Stati generali, organizzati dall’Osservatorio regionale sul fenomeno, hanno visto una lunga giornata di lavori, introdotti dalla coordinatrice Giusy Pino. «Abbiamo voluto un grande laboratorio – ha detto – con un orizzonte nazionale, capace di mettere a frutto esperienze, progetti e idee, per quanto ambiziosi. Se non si comincerà a lavorare in seria sinergia investendo sulla parità di genere, sull’educazione emotiva e sentimentale, coinvolgendo così come stiamo facendo oggi, il territorio, le scuole, le istituzioni, i mass-media, continueranno ad esserci vittime predestinate di uomini violenti».
La sessione del mattino ha visto l’attuazione di 3 focus group, moderati per l’Osservatorio da Antonio Goiello, da Anna Briante e da Giusy Spinella, e la partecipazione di esperti nazionali ed addetti ai lavori, dei Centri antiviolenza e dei funzionari regionali. Gli esiti dei lavori, è scritto nella nota, «hanno portato ad un’analisi di contesto e monitoraggio del fenomeno, all’individuazione di proposte sui modelli culturali da adottare per contrastare i diversi tipi di violenza agita sulle donne e alla mappatura degli strumenti esistenti e dei benefici economici per favorire l’autonomia e l’empowerment delle donne».
La sessione pomeridiana ha visto inoltre la realizzazione di una tavola rotonda, condotta da Lucia Lipari, componente dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere, che ha anticipato la sigla di un imminente protocollo d’intesa tra il Consiglio regionale, l’Osservatorio e l’Aterp, finalizzato allo sviluppo di azioni condivise e mirate al sostegno delle donne vittime di violenza e alla loro prole attraverso la concessione di unità abitative di residenza pubblica.
Nel corso dell’attività avviata da un testo in ricordo di Giulia Cecchetin letto da Maria Milasi e scritto da Lucia Lipari, si sono intervallati interventi di spessore, dal procuratore Giovanni Bombarbieri e il procuratore dei minorenni Roberto Di Palma, da remoto la senatrice Susanna Donatella Campione della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, dal sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, Vittoria Doretti per il ministero della Salute, Elisabetta Franzoia, responsabile pari opportunità Orfani di femminicidio, Monica Pietropaolo presidente associazioni “Dai un pugno alla violenza”, dir. nazionale Inps, Francesca Cuzzocrea per l’Università Magna Graecia, la presidente dell’osservatorio regionale per le discriminazioni sul lavoro Ornella Cuzzupi, i garanti regionali Luca Muglia, Antonio Marziale e Anna Maria Stanganelli, Daniela De Blasio per la Commissione pari opportunità regionale, il presidente di Confcommercio Lorenzo Labate.
L’evento si è concluso in serata attraverso le parole di Giusy Pino, che, è scritto nella nota, «hanno messo in evidenza quanto il fenomeno della violenza di genere, in Calabria, sottolinei un quadro non confortante. La Calabria infatti è sopra la media nazionale per i “reati spia” quali stalking e maltrattamenti contro familiari e conviventi e per i femminicidi; mentre è sotto la media nazionale per il reato di violenze sessuali. Secondo i dati Istat sugli accessi ai pronto soccorso per motivi di violenza la Calabria è tra i più bassi indici di incidenza d’Italia, ma, secondo la stessa nota Istat, i dati della Calabria non sono correttamente pervenuti. L’indice di femminicidi (0,33), superiore a quello medio italiano, va considerato come un indicatore importante sia della diffusione del fenomeno e sia della insufficienza del sistema di prevenzione, sostegno e protezione della donna e dei figli/e».

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