LAMEZIA TERME Il tema della proroga fino al 31 dicembre 2024 delle norme speciali per la sanità calabrese, proroga approvata definitivamente dal Parlamento, è al centro di “A Chiare Lettere”, la rubrica settimanale a cura di Antonio Cantisani, andata in onda oggi dopo il TG delle 14.20. «Si tratta di fatto – si evidenza “A Chiare lettere” – della quarta proroga del Decreto Calabria, che dunque resterà in vigore in totale più di 5 anni. Alla fine il Decreto Calabria è stato avallato da quattro governi e quattro maggioranze di colore politico diverso. Non mancano le critiche a questa ennesima proroga, critiche anche comprensibili ma che non tengono conto della realtà. La realtà dice che nelle Asp calabresi c’è ancora la necessità di profonde azioni di bonifica, come dimostra la commissione d’accesso inviata nell’Asp di Vibo Valentia che si sospetta condizionata dalla ‘ndrangheta. La realtà dice che ancora per vedere concretizzati i primi effetti di alcune azioni di risanamento messe in atto dalla struttura commissariale guidata da Occhiuto ci vuole ancora molto tempo e molto lavoro. Insomma la realtà dice che la situazione della sanità calabrese richiede ancora misure speciali ed eccezionali. Certo, l’auspicio è che sia l’ultima proroga e che la sanità calabrese finalmente torni quanto prima a essere un po’ più normale». (redazione@corrierecal.it)
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