PIZZO Il volto sorridente di Maria Chindamo, una brezza leggera che le smuove capelli e vestito. Le braccia aperte come ad accogliere le donne che saranno ospitate nel centro antiviolenza. Il murale, inaugurato oggi a Pizzo Calabro da Libera presso la sede di Attivamente Coinvolte, «suscita quel senso di libertà che ha caratterizzato la vita di Maria». Un disegno dedicato anche a tutte le “fimmani ribelli” che ancora oggi lottano per la propria libertà. «Quando noi accogliamo una donna – spiega Stefania Figliuzzi, presidente del centro – abbiamo l’obiettivo di farla rinascere, di darle la possibilità di una nuova libertà». All’incontro, partecipato nonostante la forte pioggia, sono intervenuti anche il sindaco di Pizzo Sergio Pititto, il referente regionale di Libera Giuseppe Borrello, mons. Giuseppe Fiorillo e il comandante dei carabinieri della stazione di Pizzo e quello della compagnia di Vibo.
Presenti all’inaugurazione anche Vincenzo Chindamo e Letizia Punturiero, la figlia più piccola dell’imprenditrice uccisa nel 2016. «Io mia madre me la immagino qui, sempre accanto a me e mio zio, perennemente col sorriso». Un pensiero anche per Nonna Pina, venuta a mancare l’anno scorso. «Lei mi dà la forza per andare avanti. Se n’è andata con il dubbio, senza sapere la verità. Come si fa a lasciare andare via una madre senza farle conoscere la verità sulla figlia?». Il ricordo è continuato anche nelle parole di Vincenzo Chindamo, il fratello dell’imprenditrice. «Maria avrebbe detto: “Questa è casa”. Dopo la sua scomparsa c’era il buio per noi, il vuoto. Poi abbiamo iniziato a conoscere una Calabria che non conoscevamo, abbiamo ritrovato la nostra casa».
Il murale, ancora incompleto per via delle condizioni meteo, è stato disegnato dagli studenti e le studentesse del Liceo Artistico Colao di Vibo Valentia, guidati dal professore Marcello Balistrieri. «È una storia che sentiamo molto, il murale l’abbiamo fatto davvero con il cuore» ha spiegato Danilo Taverniti, uno degli artisti. «Appena abbiamo saputo dell’iniziativa, ci siamo tutti messi subito a disposizione» ha aggiunto Ivana Napoli. «È stato un grande lavoro di squadra, siamo contenti di colorare angoli della città e, soprattutto, di dargli il giusto significato» ha infine detto il professore Balistrieri, che insieme all’artista Claudio Foti si è occupato della fase del disegno. L’iniziativa è stata promossa dal coordinamento provinciale di Libera Vibo Valentia. «Siamo qui – ha detto la referente provinciale Maria Joel Conocchiella – per ricordare tutte le fimmani ribelli di questo territorio. Sia chi purtroppo non c’è più, sia chi oggi ancora sta lottando, anche grazie al fantastico lavoro delle operatrici di questo centro». In apertura, il sindaco ha voluto dedicare un minuto di rumore per tutte le donne vittime di violenza. «Il sorriso di Maria – ha continuato Conocchiella – sia da monito per tutti noi, per non voltarci dall’altro lato, per vincere l’indifferenza. Oggi abbiamo fatto rumore attraverso l’arte, ma la promessa è che il rumore di oggi continuerà e accompagnerà le azioni quotidiane della nostra vita» ha concluso. (ma.ru.)
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