Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne il gruppo del Pd in Consiglio regionale ha depositato una proposta di legge per “sostenere iniziative e progetti in materia di educazione all’affettività e informazione sessuale”.
Per il Pd è da sempre una priorità liberare le donne dalla violenza e per questi motivi, a livello nazionale, è stata proposta l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sul femminicidio e si è fatto il massimo per approvare leggi e promuovere iniziative volte a investire sulla rete dei centri antiviolenza e delle case rifugio che sono tra i principali presidi a sostegno della libertà femminile.
La proposta di legge intende, depositata a palazzo Campanella, è volta a sostenere iniziative e progetti che possano garantire una corretta informazione sui temi dell’affettività e della sessualità agli alunni delle scuole secondarie di primo grado e delle superiori. La norma vuole offrire strumenti critici per affrontare gli stereotipi, di stimolare lo sviluppo di una sessualità libera e consapevole, di favorire una formazione aperta e rispettosa dell’identità e dell’orientamento sessuale di ciascun individuo e di offrire ogni elemento utile a instaurare relazioni paritarie e rispettose, con l’obiettivo generale di prevenire discriminazioni, abusi e violenze.
Per la realizzazione dei progetti idonei a realizzare tali obiettivi, la proposta di legge prevede che la Regione attui interventi, nei limiti massimi delle risorse nazionali e dell’Unione europea disponibili e nel rispetto dei principi di concertazione e sussidiarietà, da assegnare non soltanto alle istituzioni scolastiche e agli istituti penitenziari minorili, ma anche ai consultori familiari, ai centri antiviolenza e agli organismi del terzo settore in possesso di comprovata competenza nel settore, valorizzando e potenziando le reti che mettono in collegamento istituzioni, associazioni e cittadinanza. A tale fine è previsto che le modalità ed i criteri per il riparto delle risorse medesime vengano disciplinati con un apposito regolamento adottato dalla Giunta regionale.
«La violenza contro le donne e il femminicidio sono fenomeni di natura culturale, una cultura purtroppo ancora patriarcale che non permette una equa assegnazione dei ruoli nella nostra società – affermano i consiglieri dem – e una vera parità tra uomini e donne. Ed è proprio sulla formazione che si deve puntare per cambiare la cultura e il modo delle nuove generazioni. Per questo abbiamo deciso di presentare questa proposta di legge che speriamo venga calendarizzata il prima possibile».
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