Riceviamo e pubblichiamo nota inviata da Marco Greco:
«Con profondo rammarico esprimiamo la nostra delusione nei confronti di Antonio Tursi, figura che per lungo tempo è stata vista come una speranza del centrosinistra cosentino. Inizialmente, abbiamo seguito con entusiasmo l’avventura associativa di “Controcorrente”, fondata da Tursi. Tuttavia, nel corso degli anni, abbiamo constatato con amarezza che il progetto associativo si è trasformato in uno strumento per la costruzione di una personale corrente interna al PD, a discapito degli ideali di rinnovamento e pluralismo proclamati. Le aspirazioni di Tursi a ricoprire ruoli di rilievo all’interno del PD, dal Segretario provinciale al Presidente provinciale, da componente della Segreteria regionale all’Assemblea nazionale, hanno lasciato intravedere una tendenza più al servizio della sua ambizione personale che dell’effettivo interesse del partito. Inoltre, le dichiarazioni di Tursi sulla questione etica e morale sono risultate incoerenti alla luce delle alleanze politiche strumentali fatte durante il congresso del 2022, dove ha ottenuto il sostegno di figure precedentemente criticate. Ricordiamo le tue posizioni su Adamo e Bruno Bossio prima di farti fotografare con loro alla presentazione dei tuoi libri o su Guglielmelli prima del suo pubblico sostegno alla tua candidatura? Il discorso di rinnovamento è stato compromesso dalle sue connessioni politiche pregresse, evidenziate dalla lunga amicizia con Carlo Guccione e il successivo avvicinamento a Bevacqua e Iacucci. L’invocazione di collegialità si è rivelata un mantra vuoto, considerando le epurazioni operate nelle liste della direzione provinciale PD, che hanno portato all’esclusione di energie positive provenienti da città significative come Rende, Castrovillari e Corigliano. Perché non hai avuto il coraggio di indicare persone del calibro di Lorenzo Principe o Sergio De Simone? Il richiamo al pluralismo è stato vanificato dall’espulsione di membri come Pasquale Santoianni ed Manuela Munno, dimostrando scarsa tolleranza verso chi ha opinioni divergenti. La mancanza di sostegno a Maria Pia Funaro, a seguito delle richieste di Bianca Rende, ha isolato e lasciato sola una figura di spicco come Bianca Rende che ha sempre dato dato all’associazione. La trasparenza, tanto invocata, è diventata un mistero per quanto riguarda bilanci, conti e il governo dell’associazione. In aggiunta, riteniamo che Antonio Tursi stia perseguendo un’agenda personale che va oltre le correnti interne al PD, trasformando “Controcorrente” in una sorta di partito nel partito. È giunto il momento di aprire un’operazione trasparenza e verità anche all’interno di “Controcorrente”.
*Ex sostenitori Antonio Tursi e Controcorrente
«Marco Greco non risulta mai essere stato iscritto a Controcorrente o tra i sostenitori della Mozione Tursi al congresso. Di fatto, non mi è dato sapere chi sia. Può comunque contattarmi personalmente per chiarimenti».
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