CATANZARO A distanza di 6 anni dall’ultima sfida giocata al Nicola Ceravolo, Catanzaro e Cosenza tornano a sfidarsi sui tre colli. Allora, in serie C, finì 2-1 per i giallorossi ma il campionato culminò con la straordinaria promozione dei rossoblù ai play-off. Adesso, in serie B, aquile e lupi tornano ad affrontarsi in quello che per storia e fascino è il vero derby di Calabria. Ospite di “Tutti nel Pallone” il Direttore generale del Catanzaro Diego Foresti ha raccontato il clima che si respira in città a poche ore dalla sfida: «C’è aria di entusiasmo. Aria di derby. Sono tanti anni che le due squadre non si incontrano, soprattutto in serie B. Questa partita capita in un momento in cui le due squadre stanno bene in classifica, stiamo facendo entrambe un ottimo campionato. È chiaro che il derby preceduto da una sosta diventa un po’ più pesante. Sono stati 15 giorni, e gli ultimi soprattutto, in cui c’è un entusiasmo sfrenato in città. È un derby aperto a tutti i risultati».
Quando il risultato può incidere sul cammino delle due squadre? «Il risultato lascerà uno strascico su entrambe, a meno che non finisca in parità. Il fatto che veniamo da tre sconfitte consecutive non comporta una gestione diversa della partita da parte nostra e anzi in questo senso la sosta è stata una manna dal cielo. Il mister ed il suo staff hanno lavorato benissimo, sanno bene la partita che ci aspetta, i ragazzi sono pronti. Il risultato non lo so ma sono sicuro che faremo una grande partita. Poi giochiamo in casa e abbiamo i nostri tifosi che sono l’arma in più e ci regaleranno un altro sold-out».
Sarà finalmente un derby bello da vedere in campo viste le premesse? «Sicuramente sì. Sono due squadre che oltre alla voglia di vincere il derby hanno una classifica tranquilla e possono giocare in maniera serena. Noi giochiamo a calcio, abbiamo la nostra identità. Anche il Cosenza ha una rosa e un gioco che promette bene. Anche a livello tattico secondo me sarà una grande partita». Per Diego Foresti è il primo derby Catanzaro-Cosenza, l’attesa se l’aspettava così? «Si. Non sono qui da pochi mesi ma da 4 anni e ho avuto modo di capirlo col tempo. Lo scorso anno abbiamo fatto i derby contro il Crotone che per la classifica era più importante di quello di quest’anno perché ci giocavamo primato e promozione ma a livello di campanilismo mi rendo conto che questo è tutta un’altra cosa. Mi hanno sempre ripetuto che il vero derby era contro il Cosenza e ora lo sto vivendo e non vedo l’ora di vivere le emozioni anche del campo e sugli spalti».
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