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Inchiesta “Athena”

I tentacoli del clan Abbruzzese sulla Sibaritide. Chiuse le indagini, 82 indagati – I NOMI

Mani su estorsioni e narcotraffico. Il clan – secondo la Dda di Catanzaro – era presente in maniera “capillare” sul territorio

Pubblicato il: 27/11/2023 – 11:48
di Fabio Benincasa
I tentacoli del clan Abbruzzese sulla Sibaritide. Chiuse le indagini, 82 indagati – I NOMI

COSENZA Sono chiuse le indagini preliminari scaturite dall’inchiesta denominata “Athena”, coordinata dalla Dda di Catanzaro. Non un gruppo criminale comune ma una vera e propria organizzazione capace di battezzare i bambini in nome di Osso Mastrosso e Carcagnosso, i tre leggendari cavalieri fondatori di tutte le mafie. Gli Abbruzzese di Cassano, colpiti da un’operazione congiunta di Polizia e Carabinieri con 68 misure cautelari, sono accusati dalla Dda di Catanzaro di associazione di stampo mafioso, associazione dedita al narcotraffico, estorsioni, minacce.


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Capitali illeciti reinvestiti in attività imprenditoriali

L’operazione denominata “Athena” scattata lo scorso 30 giugno, ha decapitato un gruppo criminale presente in maniera “capillare” sul territorio, come aveva sottolineato il procuratore vicario della procura di Catanzaro Vincenzo Capomolla. «Abbiamo registrato – ha detto Capomolla – diverse intestazioni fittizie di imprese». Dietro lo schermo di presunti imprenditori asserviti c’era la cosca Abbruzzese che gestiva attività imprenditoriali anche importanti. Come ha riferito il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, Saverio Agatino Spoto, «l’associazione reinvestiva i capitali illeciti in attività economiche anche di rilevante livello». Colpito anche il patrimonio degli indagati con un sequestro, calcolato per difetto, di 5 milioni di euro in terreni, conti correnti, attività imprenditoriali, un bar tabacchi. Nel corso dell’esecuzione cautelare sono stati trovati anche contanti per un totale di circa 100mila euro.

Un’organizzazione che ottiene senza chiedere

Particolarmente attenzionata è stata la figura di Luigi Abbruzzese, capo dell’organizzazione, hanno spiegato Maurizio Miscioscia, direttore dello Sco di Catanzaro e Gabriele Presti, dirigente della Squadra Mobile di Catanzaro. Luigi Abbruzzese, noto per essere stato latitante dal 2015 al 2018, per sfuggire all’operazione Gentleman. Un soggetto che «spingeva i propri congiunti» a essere orgogliosi di appartenere alla “famiglia” e che aveva passato la reggenza del clan allo zio durante la latitanza. Nel corso delle indagini è emerso anche il ruolo attivo delle donne della cosca, vere «protagoniste della compagine criminale». Una compagine capace di «ottenere senza chiedere», in un «contesto criminale completamente soggiogato. Solo grazie alle intercettazioni è stato possibile – ha detto il vicario Capomolla – superare la resistenza delle persone offese».

Gli indagati

ABRUZZESE Antonio, ABBRUZZESE Celestino alias “Ciccio u zingaro”, ABBRUZZESE Cosimo alias “Cocò”, ABBRUZZESE Francesca, ABBRUZZESE Francesco alias “Cicciotto”, ABBRUZZESE Luigi, ABBRUZZESE Luigi alias “Willy”, ABBRUZZESE Leonardo, ABBRUZZESE Marco alias “u palumm”, ABBRUZZESE Marco alias “struzzo”, ABBRUZZESE Nicola alias “semiasse”, ABBRUZZESE Rocco alias “zurrune”, ABBRUZZESE Rosaria, detta “Rosanna”, ABBRUZZESE Ivan, ARCIDIACONO Gianfranco, ARLEO Gianfranco, BARONE Ivan, BELMONTE Maurizio, BENEDETTO Gennaro, BEVILACQUA Stefano, BOGUSLAWSKI Jacek, CAIRO Katia, CARUSO Pasquale alias “u pace”, CERCHIARA Alessandro alias “chimico”, CERCHIARA Alessia, CERCHIARA Erminia, CERCHIARA Mario, COSENTINO Claudio, DI GIOIA Davide Giuseppe, DI PUPPO Michele, DONADIO Raffaele, FAILLACE Francesco, FALBO Domenico, FALBO Giuseppe detto Pinuccio, FALBO Maurizio alias “naso stuort” o “trapanaridd”, FERRARO Danilo, alias “cidruzzo”, FERRARA Emilio, FIMOGNARI Carmelo Domenico, FORASTEFANO Alessandro, FORASTEFANO Pasquale, GALLO Osvaldo, GUIDI Marco, ENISI Antonio, GENISI Elvira, GIANNICOLA Tiziana Antonietta, GRANITI Francesco alias “niys”, IQBAL Amjad detto Mustafà, LAINO Francesco, LAINO Giuseppe, LAINO Luca, LAURIA Giuseppe Salvatore, LO NIGRO Francesco, LO TUFO Antonio, MACARIO Albino, MADIO Domenico alias “pila iancu”, MAESTRI Gianluca, MAESTRI Maria Rosaria, MAESTRO Sandro, MAGNAVITA Elena Tiziana, MALOMO Carlo, MANIERI Salvatore alias “scià scià”, MARTUCCI Massimiliano, MASTROTA Carmine, MASTROTA Lucia, MILITO Rocco, MITIDIERI Giuseppe, OLIBANO Roberto Junior, PAGLIARO Giovanni, PISCIOTTI Antonio, PISCIOTTI Domenico alias “u liune”, PRESTA Gennaro, ROVITTI Vincenzo, RINALDI Giuseppe, RIZZO Caterina, RUSSO Giancarlo Quintino Fio, RUSSO Mario, SAGGESE Carmine, SELVAGGI Lorenzo Pietro, SIRIMARCO Giuseppe, STAMATO Emmanuel, VARCA Mario Olimpio.

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