ROMA La ricca Sibari, la Crotone di Pitagora, la Locri di Zaleuco, passando, tra le tante, per Kymai, l’antica Pozzuoli o Troilia, la vecchia Ferrandina, ma anche l’antica Ankon, ora Ancona, o la veneta Atria. Un’iniziativa legislativa si propone di valorizzare i luoghi che facevano parte della Magna Grecia riconoscendo l’interesse storico, culturale e ambientale dell’area con misure per la tutela e la promozione del suo territorio. Presentata dalla deputata cosentina della Lega, Simona Loizzo, la proposta di legge punta anche a coinvolgere il governo a promuovere un’intesa con tutti gli enti locali interessati per iscrivere la Magna Grecia nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. Questo “immenso patrimonio storico e archeologico non ha ancora trovato, a tutt’oggi, adeguata valorizzazione a causa della mancanza di un approccio unitario orientato alla promozione di tale capitale naturale” situato in buona parte nel Mezzogiorno d’Italia, ma esteso anche al Centro e al Nord, in grado di valorizzarne “l’interregionalità e i forti legami con tutto il bacino mediterraneo” si ricorda nella relazione illustrativa della proposta in discussione alla Camera, in commissione Cultura che oggi ha audito, tra gli altri, il direttore del Parco archeologico di Sibari, Filippo Demma e Gianvito Casadonte, fondatore e direttore del Magna Grecia Film Festival. (ANSA)
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