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Cgil e Uil confermano lo sciopero del primo dicembre contro il governo. In piazza a Catanzaro, Cosenza e Reggio

Numerose le manifestazioni nelle regioni del Mezzogiorno a partire dalle 9.30

Pubblicato il: 29/11/2023 – 14:50
Cgil e Uil confermano lo sciopero del primo dicembre contro il governo. In piazza a Catanzaro, Cosenza e Reggio

CATANZARO «Con lo sciopero generale del primo dicembre in Campania, Puglia, Basilicata e Calabria si conclude il ciclo di scioperi proclamati da Cgil e Uil con lo slogan “Adesso Basta”. Dopo gli scioperi nelle regioni del Centro (17 novembre), in Sicilia (20 novembre), nelle regioni del Nord (24 novembre) e in Sardegna (27 novembre), le protagoniste della protesta di venerdì prossimo saranno le regioni del Sud. In programma manifestazioni a Bari, Catanzaro, Cosenza, Napoli, Potenza, Reggio Calabria. Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini parteciperà al corteo di Napoli, che partirà alle ore 9.30 da piazza Mancini per giungere in piazza Matteotti, dove poi prenderà la parola per le conclusioni. La manifestazione di Bari, in piazza Libertà, inizierà alle ore 9.30 e sarà chiusa dal segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri». Così in una nota congiunta di Cgil e Uil.

Lo sciopero a Catanzaro

A Catanzaro venerdì il concentramento è alle 9.30 in Piazza Prefettura. Interverranno il segretario generale della Cgil Area Vasta, Enzo Scalese; il segretario generale della Uil Crotone, Fabio Tomaino, e i segretari generali di Cgil e Uil, Angelo Sposato e Santo Biondo. Gli indicatori economico-finanziari e sociali rivelano una preoccupante regressione del reddito pro capite e dei consumi in Calabria. Il caro prezzi persistente, l’aumento del fenomeno migratorio e le sfide socio-economiche sono al centro delle preoccupazioni sindacali – si legge nella nota unitaria della Cgil Area Vasta e della Uil -. La Calabria si trova di fronte a una situazione di calo demografico, disoccupazione più alta d’Europa, ridimensionamento scolastico, e una sanità pubblica in gravi difficoltà. La mancanza di politiche di investimento e il blocco dei fondi di coesione e Pnrr destinati al Sud contribuiscono a una situazione critica. Il silenzio della Legge di Bilancio sulla questione del federalismo asimmetrico è pericoloso, e la mancanza di risorse quantificate per la perequazione mina la garanzia di diritti sociali e civili su tutto il territorio nazionale – prosegue la nota -.  Dopo oltre un anno di tentativi di dialogo, Cgil e Uil ritengono che la mobilitazione delle lavoratrici, dei lavoratori, dei pensionati e dei giovani sia l’unica strada per chiedere un’inversione di rotta nella politica economica e sociale del Governo e delle istituzioni locali. L’intento di Cgil e Uil, quindi, è quello di “dare vita a scioperi di otto ore sui territori, in particolare su quelli maggiormente colpiti dal disagio sociale, dove la sanità stenta a rispondere alle necessità, la povertà cresce, l’occupazione diminuisce, e il Piano nazionale di ripresa e resilienza non decolla”. Cgil e Uil invitano tutti i cittadini a partecipare attivamente allo sciopero e alla manifestazione per difendere i diritti fondamentali dei lavoratori e delle comunità calabresi.

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