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Efficienza energetica, quel “tesoretto” che nessuno conosce. Nemmeno in Calabria

“Panorama” alza i riflettori su un fondo ministeriale istituito nel 2014, destinato a interventi sui territori ma di fatto mai utilizzato

Pubblicato il: 29/11/2023 – 11:26
Efficienza energetica, quel “tesoretto” che nessuno conosce. Nemmeno in Calabria

LAMEZIA TERME Un “tesoretto” per l’efficienza energetica che nessuno conosce e quindi nessuno sfrutta, nemmeno la Calabria. Il periodico “Panorama” alza i riflettori sul Fondo nazionale per l’efficienza energetica, istituito nel 2014 dall’allora governo Renzi con Calenda ministro del Mise, e destinato “a favorire… interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici di proprietà della pubblica amministrazione; realizzazione di reti per il teleriscaldamento e per il teleraffrescamento; efficienza energetica dei servizi e infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica; efficientamento energetico di interi edifici destinati ad uso residenziale, compresa l’edilizia popolare; efficienza energetica e riduzione dei consumi di energia nei settori dell’industria e dei servizi; efficienza energetica e riduzione dei consumi nel settore dei trasporti”.«Di tutto di più, insomma. Esattamente quello di cui c’era bisogno. Ieri come oggi. Il Fondo, però, non decolla», scrive “Panorama”. «E così negli anni a seguire – prosegue il settimanale – si decide di cambiare in corsa, affidandone la gestione al ministero dell’Ambiente e a Invitalia, nella speranza che qualcosa possa cambiare. Al dicastero si susseguono vari ministri: Gian Luca Galletti al tempo di Renzi e poi Gentiloni; Sergio Costa nei governi Conte 1i e Conte2; infine Roberto Cingolani con Mario Draghi che – qualcuno ricorderà – aveva addirittura nel titolo il richiamo proprio alla “transizione ecologica”. Però, nulla è cambiato. E oggi – spiega “Panorama” –  a puntare il dito contro una gestione non certo ottimale sia dei governi passati sia di Invitalia, fino allo scorso anno guidata da Domenico Arcuri, è la Corte dei Conti in una delibera agghiacciante: sui 310 milioni stanziati sono stati erogati soltanto 2,8 milioni di euro. Praticamente niente. Lo 0,9 per cento. Sono stati in 26 ad avanzare domande e poco più di una decina a ricevere effettivamente i soldi. Nessuno di più…. Inevitabile chiedersi come sia stato possibile. Semplice: siamo davanti, secondo i magistrati, a una “verosimile inadeguatezza delle forme di pubblicità assicurate alla misura”, tanto che in alcune aree geografiche come Veneto o Sardegna “l’interesse si è mostrato addirittura del tutto assente”. Ma nessun progetto risulta essere andato in porto neanche in Basilicata, Calabria, Marche, Liguria, FriuliVenezia Giulia o Valle d’Aosta. Un disastro bello e buono, dunque, di cui ora dovrà occuparsi il ministro Gilberto Pichetto Fratin», conclude “Panorama”.

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