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Reggio, tensioni con gli alleati: per Falcomatà la nuova Giunta è ancora un “rompicapo”

Segnali di disgelo (ma ancora distanze) con il Pd e trattative complicate con gli altri partiti del centrosinistra. Tempi destinati ad allungarsi

Pubblicato il: 29/11/2023 – 13:37
Reggio, tensioni con gli alleati: per Falcomatà la nuova Giunta è ancora un “rompicapo”

REGGIO CALABRIA C’è chi lo definisce un risiko, chi un enigma, chi un rompicapo. Di sicuro è impasse. Per il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà la annunciata formazione della nuova Giunta dopo il rientro al termine della sospensione per l’affaire “Miramare” si sta profilando più complicata del previsto. L’intero quadro politico reggino è in fibrillazione in attesa delle determinazioni del primo cittadino, che – riferiscono fonti accreditate – vorrebbe procedere a un rinnovamento della squadra di governo solo che non chiari un po’ di passaggi, il primo dei quali è rispondere all’interrogativo: rinnovamento totale o parziale, e quindi in questo secondo caso rimpasto? Al momento, le interlocuzioni con i partiti del centrosinistra da parte di Falcomatà sono state piuttosto difficoltose e in alcuni casi estremamente tese. Negli ultimi giorni – sempre secondo fonti accreditate – si starebbero registrando segnali di disgelo nei rapporti tra il sindaco e il Pd, che insiste per avere quattro postazioni in Giunta a fronte delle due garantite da Falcomatà: le distanze restano ma un incontro previsto per fine settimana potrebbe servire a sciogliere le ultime tossine con una soluzione di compromesso (tre numero perfetto…). Si vedrà. In realtà per Falcomatà, che ha anche perso due suoi (ormai ex) fedelissimi come Mario Cardia e Armando Neri nel frattempo accasatisi con la Lega, al momento i problemi sono soprattutto con gli altri alleati di centrosinistra. Il primo nodo riguarderebbe il vicesindaco Paolo Brunetti, sindaco facente funzioni nella fase di sospensione di Falcomatà e il rapporto con Italia Viva, il partito di Brunetti: Falcomatà sarebbe fermo per la riconferma di Brunetti ma Italia Viva non vorrebbe “caricarselo”. Ed è uno. Poi, tensioni – si dice – ci sarebbero anche con i Democratici Progressisti di Nino De Gaetano, con Azione e con i socialisti, che chiedono – e lo chiedono sul tavolo nazionale – un’interpartitica ad hoc per sbrogliare la matassa. Il tutto potrebbe tradursi in un prevedibile allungamento dei tempi per la formazione della nuova Giunta: in alcune occasioni pubbliche Falcomatà aveva detto di non avere fretta ma intanto le lancette corrono, e corrono ancora in modo abbastanza improduttivo. (c. a.)

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