LAMEZIA TERME «Cari concittadini di Lamezia credo che tutti quanti ormai vi rendete conto che, aldilà delle promesse roboanti del commissario dell’Asp di Catanzaro, generale Battistini ed a salire del governatore Occhiuto, fino al governo nazionale, per avere un’assistenza sanitaria adeguata al bisogno ormai bisogna rivolgersi al privato». Parte così la lettera del segretario del Pd di Lamezia Terme Gennarino Masi ai cittadini lametini. «Nella legge di Bilancio il finanziamento pubblico al settore sanitario – scrive Masi – ancora una volta, è molto lontano da una svolta, nonostante la premier Giorgia Meloni parli di aumenti. Dei tre miliardi in più che il governo mette sul Servizio sanitario nazionale, escludendo i rinnovi dei contratti del personale che sarebbero comunque dovuti arrivare, sulla sanità ci sono in più solo 600 milioni. Di questi, una cospicua parte sono dedicati ai privati, pronti a trasformare l’obiettivo di tagliare le liste di attesa in un affare milionario. Le restanti somme sono talmente esigue che non riusciranno nemmeno a compensare l’inflazione, né l’aumento dei prezzi di beni e servizi. A rischio c’è la qualità dei servizi sanitari regionali: le risorse esigue potrebbero costringere le Regioni, in particolar modo la Calabria già fortemente penalizzata, ad adottare strumenti per razionalizzare la spesa, deleteri per la qualità dell’assistenza. La legge di bilancio non prevede per la sanità alcun rilancio del finanziamento pubblico, ma torna a quelle cifre da ‘manutenzione ordinaria’ messe sul piatto da tutti i governi che, negli ultimi 20 anni, hanno contribuito a disgregare i principi di universalismo, uguaglianza ed equità. In tutto ciò, non si intravede nessuna volontà di risolvere le criticità legate alla norma che restringe le pensioni degli operatori sanitari, con il rischio, in un momento come questo, che molti operatori lascino il Servizio sanitario nazionale. Se ciò avvenisse sarebbe un disastro. A livello cittadino, l’incontro salottiero tenutosi al comune con il generale Battistini, commissario Asp Catanzaro, si è rivelato un fallimento. Nonostante gli annunci – prosegue Masi – le liste d’attesa si allungano costringendo i cittadini, solo coloro che hanno la disponibilità economica, a rivolgersi al privato, molti altri sono costretti a rinunciare alla cura e rimandano ad un futuro ipotetico. In questo scenario ribadiamo che spetta primariamente al sindaco, in quanto responsabile della salute dei cittadini nel proprio territorio, denunciare le ripetute inosservanze ed inefficienze nell’assistenza sanitaria, ed il consiglio comunale ne condivide la responsabilità. Più precisamente ad essi sono affidati dal DLg 299/99 (decreto Bindi) “poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore generale delle Asl”. Un potere che non ci sembra sia stato mai concretamente utilizzato. Spetta a noi, alla sinistra nella sua globalità, pur facendo autocritica per alcune nostre sottovalutazioni passate, risvegliare il senso della comunanza e della partecipazione per una battaglia in favore della sanità secondo i dettami della costituzione. In tal senso il Pd lametino dedicherà ogni sua risorsa a difesa dell’ospedale e della sanità lametina nel suo complesso».
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