COSENZA Era l’udienza più attesa, quella legata all’esame di Cinzia Falcone, testimone chiave del processo a carico dell’ex prefetta di Cosenza Paola Galeone: imputata di corruzione. Galeone è accusata di aver indotto una imprenditrice, Cinzia Falcone, presidente dell’associazione “Animed” alla corruzione. In particolare l’ex prefetta avrebbe chiesto una sorta di “mazzetta” attraverso l’emissione di una fattura falsa da 1.200 euro per garantirsi una somma del fondo di rappresentanza della Prefettura.
L’udienza è stata rinviata perché la teste principale Cinzia Falcone, ha ricevuto notifica il 27 novembre ed ha giustificato l’impossibilità a presenziare in aula «causa pregressi impegni lavoratovi». Sul punto sono intervenuti gli avvocati Carlo Di Casola e Mario Antinucci, legali dell’ex prefetta, che hanno sottolineato come il protrarsi del procedimento non faccia altro che aggravare la situazione della loro cliente attualmente «sospesa dall’attività lavorativa e costretta in una situazione di difficoltà». Il presidente del Collegio giudicante, Francesco Luigi Branda, preso atto della mancata comparizione della testimone ha disposto – per la prossima udienza – l’accompagnamento coattiva di Cinzia Falcone motivando: «La mancata comparizione non appare giustificata atteso che i dedotti impegni lavorativi pregressi non sono in alcun modo documentati e in ogni caso sarebbe stato prevalente il dovere connesso al suo ruolo di testimone. Per questi motivi, il Tribunale dispone l’accompagnamento coattivo per la prossima udienza». Lo stesso provvedimento è stato disposto anche nei confronti di un’altra testimone impossibilitata a presenziare perché «all’estero». (f.b.)
x
x