ROMA Sarà un Natale decisamente negativo per migliaia di lavoratori di Alitalia. In una lettera inviata a governo e sindacati e datata primo dicembre 2023, la società ha annunciato «l’avvio di una procedura che determina, suo malgrado, licenziamenti per riduzione di personale».
Si tratta di 2.668 dipendenti di Alitalia che erano in cassa integrazione a zero ore a cui si aggiungono altri 55 dipendenti di Alitalia Cityliner (piccola compagnia regionale, satellite di Alitalia) che godevano finora degli ammortizzatori sociali. Per tutti e 2.723 dipendenti ora, dopo l’avvio della procedura attivata da Alitalia, la prospettiva futura diviene infausta.
Così mentre l’unione definitiva tra Ita Airways e Lufthansa si avvicina, per i dipendenti delle due società del vecchia Gruppo Alitalia finite entrambe in amministrazione straordinaria la strada si conclude di fatto con un licenziamento di massa. Visto che si legge ancora nella lettera della società, «la scrivente è impossibilitata al reimpiego dei lavoratori attualmente sospesi in cassa integrazione» perché si è «determinata una situazione di eccedenza di personale». Ed ancora si sottolinea che «sebbene non siano stati ultimati i processi di ricollocazione».
«Allo stato – si evidenzia nella missiva – nessun ulteriore strumento di legge o adottabile in via negoziale» è utilizzabile per fronteggiare eccedenze di personale così da «limitare le conseguenze sul piano sociale».
«Le condizioni dell’azienda – conclude amaramente la lettera di Alitalia – non consentono altresì l’attuazione di interventi di altro genere sull’utilizzazione del personale mediante ricorso a forme flessibili dell’orario di lavoro o sul lavoro a tempo parziale». (redazione@corrierecal.it)
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