LAMEZIA TERME «La lotta alle mafie non è opera di navigatori solitari». A dirlo è Don Luigi Ciotti fondatore e ispiratore dell’associazione “Libera contro le mafie“, che in Calabria ha come referente Giuseppe Borrello. La sua è una storia importante di militanza contro le mafie. Il 24 di dicembre 2019, qualche giorno dopo l’inchiesta della procura antimafia di Catanzaro, denominata “Rinascita Scott” (QUI LA SENTENZA), Libera Vibo Valentia e Giuseppe Borrello, hanno invocato una reazione da parte della città contro la criminalità organizzata: una manifestazione a sostegno dell’azione giudiziaria della procura e poi dell’azione investigativa a supporto delle forze dell’ordine. Il corteo alla vigilia di Natale si è concluso con un un applauso spontaneo durato minuti sotto la caserma dei Carabinieri, iniziativa alla quale parteciparono oltre 5.000 persone.
Da quando si è insediato, Borrello ha dato impulso alla memoria delle vittime innocenti di ‘ndrangheta. Troppo spesso colpevolmente dimenticate. Emblematici, in tal senso, i casi del segretario del Pci di Rosarno Peppe Valarioti (QUI LA NOSTRA VIDEO INCHIESTA) o dell’imprenditore Lucio Ferrami (QUI LA NOSTRA VIDEO INCHIESTA). Il ruolo di libera in Calabria è un ruolo delicato. Un’azione militante dal basso che Giuseppe Borrello sta promuovendo e che ci riconcilia con la pedagogia della speranza.
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