TRENTO Confermata l’associazione a delinquere di stampo mafioso nel processo d’appello per le infiltrazioni della ‘ndrangheta nel tessuto economico del porfido trentino. Per i giudici, chiamati a sentenziare su uno stralcio del processo principale sulla presenza di una locale di ‘ndrangheta tra le cave della val di Cembra, i due imputati sono da condannare: 10 anni per Domenico Morello, imprenditore attivo nel settore del porfido, 6 anni e 8 mesi per l’operaio Pietro Denise, pena dunque ridotta per la concessione delle attenuanti generiche rispetto alla condanna di primo grado a 8 anni. Tra le parti civili la Provincia autonoma di Trento, i sindacati e l’amministrazione comunale di Lona Lases, ancora commissariata perché per tre volte non è riuscita a esprimere sindaco e consiglio comunale alle elezioni. (LaPresse)
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