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Partecipate, il Pd: «Serve una riflessione». La Giunta: «Con noi cambio di passo»

Via libera al bilancio consolidato 2022 e al Defr. Il centrosinistra: «Preoccupano i dati Svimez». Ricordate le vittime della tragedia di Thurio

Pubblicato il: 05/12/2023 – 19:00
Partecipate, il Pd: «Serve una riflessione». La Giunta: «Con noi cambio di passo»

REGGIO CALABRIA Il Consiglio regionale ha approvato, con il voto della maggioranza di centrodestra, il Bilancio consolidato 2022 e il Documento di Economia e Finanza per il triennio 2023-2024. I documenti contabili hanno suscitato un lungo dibattito in aula, con il centrosinistra che ha espresso critiche allo schieramento che sostiene la Giunta Occhiuto.

La tragedia di Thurio

Il Consiglio regionale prima di procedere con i punti in discussione della seduta, ha ricordato la capotreno Maria Pansini e il giovanissimo Hannoui Said che hanno perso la vita nel tragico incidente ferroviario sulla Linea Sibari Catanzaro (a Thurio, località di Corigliano-Rossano). «Nell’esprimere il cordoglio e la vicinanza del Consiglio regionale alle famiglie, auspichiamo – ha detto il presidente Filippo Mancuso – che agli impegni di fermare le stragi bianche, seguano azioni e provvedimenti incisivi, per interrompere l’ingiustizia delle tante vite spezzate sul lavoro. Un doloroso elenco di nomi, purtroppo sempre più lungo, che rappresenta un’offesa ai valori su cui è fondata la nostra convivenza». Il Pd, attraverso il capogruppo Mimmo Bevacqua, chiede l’inserimento di una informativa sulla tragedia, a intervenire è il governatore Roberto Occhiuto che ricorda che il 7 dicembre ci sarà un incontro con Rfi e quindi sarà esposto il risultato di questa interlocuzione.

Il bilancio di Arcea

Approvato poi il rendiconto 2022 dell’Arcea, relazionato dal presidente della seconda Commissione Antonio Montuoro (Fratelli d’Italia). Raffaele Mammoliti (Pd) evidenzia le difficoltà dell’agenzia sul piano contabile e strutturale. Giuseppe Graziano (Azione) invece definisce «virtuosa l’azione della Giunta regionale e dell’assessore, tre anni e mezzo fa Arcea era sull’abisso». Per Montuoro «c’è negli ultimi tempi, grazie all’azione del commissario Alberti e all’assessore Gallo, un evidente cambio di passo rispetto al passato. L’assessore regionale Gianluca Gallo conclude: Noi abbiamo questo patrimonio che vogliamo salvaguardare e stiamo salvaguardando, dopo aver superato le difficoltà di un ente che abbiamo trovato anni fa decotto».


Raffaele Mammoliti

Bilancio consolidato 2022

Via libera poi al bilancio consolidato 2022 della Regione, relazionato da Montuoro. Ancora Mammoliti osserva: «Riconosco il miglioramento del risultato economico ma manca ancora un coordinamento politico e una visione generale. Perché non facciamo un punto e una riflessione – ai fini di una profonda riforma – sulle partecipate e sugli enti strumentali della Regione come da tempo stiamo chiedendo, considerando che alcune liquidazioni non sono ancora chiuse diodo tanti anni? Penso a esempio al Corap: qual è lo stato dell’arte?». A replicare l’assessore regionale al Bilancio Marcello Minenna: «Sul Corap sono in corso interventi di riordino ma ha dimostrato la capacità di garantire importanti risultati nell’attesa che si riescano a completare operazioni di due diligente. Riordinare il settore delle partecipate richiede punti fermi sul piano patrimoniale e finanziarie, ma purtroppo la stratificazione di nome nazionali oltre che regionali non aiuta. Per tutti gli enti è stata operata una due diligence, e in questo si è cercato di dare un cambio di passo: il 2023 confermerà questa linea mentre nel 2024 arriveranno nuove proposte».


L’intervento dell’assessore Minenna

Il Documento di Economia e Finanza 2024-26

Quindi, la discussione sul Defr, che anticipa i contenuti della prossima manovra di bilancio della Giunta, manovra che si aggirerà sui 6 miliardi. A relazionare Montuoro, che evidenzia come nel Defr «si illustrano dati che certificano la ripresa della nostra Regione su più fronti e si indicano le priorità da perseguire per una corretta gestione contabile dell’ente attraverso diverse azioni: la tutela e il recupero dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni, la progressiva riduzione del contenzioso e dei pignoramenti, la riduzione delle spese negli enti sub regionali, l’accelerazione del pagamento dei debiti commerciali, l’aumento delle entrate e recupero dell’evasione fiscale, la salvaguardia della disponibilità di cassa, interventi sull’apparato amministrativo regionale». Il primo a intervenire è Davide Tavernise (M5S): «Il rapporto Svimez consegna dati negativi per quanto riguarda la Calabria, con oltre il 42% di famiglie a rischio povertà, in aumento anche a causa della eliminazione del Reddito di cittadinanza. Insomma, la Calabria non è il libro dei sogni che racconta la maggioranza. Preoccupa poi lo stato di attuazione del Por Calabria: siamo l’ultima regione per capacità di spesa e con oltre 700 milioni da spendere nelle prossime settimane che si rischia di dover rimandare indietro». Per Amalia Bruni (Pd) «è necessaria una presa di coscienza sul calo demografico e una inversione di tendenza sotto questo aspetto». Per Bevacqua «il Defr conferma un approccio superficiale della maggioranza e un’ingessatura nelle scelte e negli interventi strategici, c’è una difficoltà oggettiva non legata a questa maggioranza ma che richiederebbe più incisività anche nel rapporto con il governo nazionale. E preoccupa la stagnazione della Calabria sulle start up. Nel Defr poi voi stessi evidenziate le problematiche legate all’autonomia differenziata: forse i colleghi della Lega non l’hanno letto e ora sono in imbarazzo, mi sembra che avete espresso la stessa posizione che da mesi stiamo esponendo come centrosinistra». Mammoliti: «Dal Defr emergono due dati certi, da un lato le cospicue e imponenti disponibilità finanziarie che si hanno e dall’altro al difficoltà a spendere le risorse con la dovuta tempestività e con la dovuta efficacia, nel senso che mancano le ricadute sul territorio». Forse è opportuno stabilire le priorità strategiche di azione per il futuro. Perché non ci poniamo nel 2024 l’obiettivo di creare le condizioni con un piano straordinario del lavoro per assumere 10mila persone e riportare la Calabria al periodo pre-Covid». Anche qui la replica dell’assessore Minenna: «Dal documento non emerge che la Calabria è il Calimero delle regioni del Sud e questo non emerge nemmeno dal rapporto Svimez. Il Defr poi offre una lunga pianificazione sulla sanità attraverso i programmi operativi. Questo governo regionale ha portato a casa 3.500 assunzioni nell’ente e nella sanità, e anche questa è una inversione di tendenza. Sul fronte delle partecipate abbiamo defibrillato Sorical e Sacal, e puntiamo a fare in modo che nel 2024 si possano intercettare al meglio le potenzialità il settore delle partecipate. Il Defr manifesta coraggio. Su alcuni temi come l’autonomia differenziata è evidente che bisogna fare mente locale per evitare l’effetto “magnete” che porta drenaggio di risorse dalle regioni più fragili a quelle più forti, servono meccanismi compensativi. Quanto allo spopolamento, in almeno due riunioni la Giunta ha già fatto il punto mettendo a fuoco i cluster di interventi». Alla fine l’aula approva a maggioranza anche il Defr. (c. a.)

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