«È davvero vergognoso venire a conoscenza, dalle pagine di un quotidiano online, che sul social TiKTok esiste un gruppo aperto che inneggia alla ‘ndrangheta e che conta più di 34 mila follower e circa 345 mila interazioni. È chiaramente frutto della subcultura mafiosa che è riuscita ad insinuarsi in tutte le pieghe della società civile e affascina le nuove generazioni, al punto da far considerare la viltà e la violenza dei mafiosi come eroismo». l’imprenditore e testimone di giustizia Pino Masciari commenta l’articolo del Corriere della Calabria e definisce «non accettabile che gruppi del genere siano lasciati liberi di fare propaganda all’illegalità sotto gli occhi delle istituzioni, delle forze dell’ordine. È estremamente grave, deve scattare un allarme istituzionale, sociale, perché se è dilagante questo modo di pensare, se si inneggia ai boss e si semina odio nei confronti di chi ha abbandonato il passato criminale e ora si è messo a servizio dello Stato, vuol dire che la cultura della legalità che tentiamo di costruire ogni giorno è ancora lontana dall’essere la cultura dominante».
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