COSENZA Viola 40 è un segmento d’arte contemporanea che, attraverso il linguaggio misto della scrittura e del disegno, vuole intercettare la follia di certi eventi delittuosi, che hanno rabbuiato la vita del nostro Paese. Da Portella della Ginestra, alla morte di Pier Paolo Pasolini, alla triste storia di Maria Chindamo, intercorre un filo sporco di sangue, che collega il XX al XXI secolo, indicando il vuoto assoluto che ha preso nelle nostre coscienze il posto di Dio. L’imbastitura di questo lavoro scorre sulla narrazione dei dodici mesi dell’anno e conclude sul tema: “La Giustizia vola come una farfalla dalle ali di pietra”. Dalla poliedrica e immaginifica creatività di Marcello Ciampa, noto artista cetrarese, nonché dalla sua volitiva determinazione, intorno all’idea di Viola 40, è nato l’omonimo gruppo di lavoro, che aveva già esordito l’estate scorsa con “Il Giardino dell’Arte”: un evento che ha favorito l’incontro fra cittadini e artisti di fama nazionale e internazionale, nel ricordo del Dr. Gino Iannelli, celebre chirurgo, fondatore dell’Ospedale Civile di Cetraro, a lui intitolato. La celebrazione della Sua memoria ha finito col porre l’accento su uno dei problemi più gravi e più sentiti del nostro tempo: lo stato della sanità pubblica a Cetraro e non solo. Le condizioni in cui versa il nostro territorio sono sempre al centro delle tematiche su cui lavora il Gruppo Viola 40, e il prodotto di questo lavoro vuole essere un grido d’allarme, una sorta di chiamata alle armi innocue e costruttive del senso civico e della partecipazione alla soluzione dei problemi di tutti. L’obiettivo degli incontri favoriti da questi eventi è quello di scuotere le coscienze, riflettere insieme su aspetti e valori della convivenza civile attraverso il ricordo di figure emblematiche, come i contadini di Portella della Ginestra, Lea Garofalo, Peppino Impastato, Domenico Lucano e, ancora, Maria Chindamo, Lucio Ferrami, Pier Paolo Pasolini, infine, la Maddalena e ultimi, ma non ultimi, i migranti che sfidano le insidie del mare spinti dalla speranza di un futuro migliore. Un percorso storico che va dal I al XXI secolo all’insegna di un potere arrogante, malvagio e disumano. Tutti i personaggi citati hanno subito sulla propria pelle, ciascuno a suo modo, la violenza di quel potere antico come il mondo e tuttora perdurante: quel potere che prevarica e non rispetta l’altro, che opprime e non riconosce i diritti del diverso da sé. Possiamo annoverare in questo genere di potere ogni forma di dittatura, ogni forma di criminalità organizzata, ogni forma di subcultura che si esprima con la sopraffazione del più debole. Iniziative, come quelle promosse dalla presentazione del Calendario Laico, dovrebbero essere collocate in orario scolastico per coinvolgere soprattutto i ragazzi. Questo lavoro è per gli studenti uno stimolo a riflettere su tutti gli aspetti: da quello estetico-formale a quello contenutistico-sostanziale; è uno stimolo a riflettere sui valori, sui modi della convivenza sociale, sulle possibili conseguenze delle scelte individuali e del comportamento personale, attraverso un confronto estraneo al rapporto didattico quotidiano e in un contesto diverso dal consueto. È pane per le loro menti tanto conoscere gli eroi della legalità, quanto riflettere sul dato che, stranamente, sono allo stesso tempo martiri di una malintesa giustizia. Al senso critico di ciascuno la ricerca di un’adeguata motivazione. L’auspicio del Gruppo Viola 40? Contribuire alla formazione di cittadini consapevoli che, facendo la scelta giusta, possano contribuire alla rinascita di questa amata e magnifica terra.
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