CATANZARO Producono un servizio di interesse generale e dunque vanno ulteriormente consolidate, rafforzate e rilanciate, ferma restando l’esigenza di un serrato controllo per evitare ripercussioni negative sulla gestione complessiva dell’ente: sono alcune delle società partecipate della Regione Calabria che per la Giunta guidata dal presidente Roberto Occhiuto vanno mantenute perché “strategiche” per gli obiettivi dell’amministrazione. La linea, per queste società, è indicata nel Defr, il Documento di economia e finanza per il triennio 2024-26 approvato nell’ultima seduta del Consiglio regionale.
Questo il quadro complessivo delineato nel Defr: «Con riguardo alle società per le quali si è disposto il mantenimento – Banca Popolare Etica, Ferrovie della Calabria, Fincalabra, Sacal, Terme Sibarite, Sorical Spa, Stretto di Messina Spa e Tech4you – occorre distinguere tra quelle con partecipazione totalitaria o con la maggioranza dei voti in assemblea – Ferrovie della Calabria, Fincalabra, Sacal, Sorical e Terme Sibarite e le società con percentuali di partecipazione poco elevate Banca Popolare Etica, Stretto di Messina e Tech4you». Così scrive la Giunta regionale: «Riguardo le società a partecipazione totalitaria e/o con detenzione della maggioranza dei voti si dovranno intraprendere precise azioni tese sia al rilancio delle attività assegnate a ciascuna società che al consolidamento dell’equilibrio economico-finanziario avendo riguardo all’efficiente gestione delle partecipazioni pubbliche, alla tutela e promozione della concorrenza e del mercato, alla razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica. Sarà quindi necessario, attraverso attente politiche di gestione da attuare da parte del management delle società, attutire gli effetti negativi sui bilanci derivanti dall’aumento del costo delle materie prime e delle spinte inflazionistiche».
Quindi, il dettaglio delle società partecipate della Regione. Si parte da Fincalabra, «riuscita, per il quarto anno consecutivo, a chiudere il bilancio di esercizio in utile» e il cui ruolo «è stato determinante non solo nella gestione dei fondi Covid ma anche per il supporto fornito ai Dipartimenti regionali nella gestione di fondi regionali e/o comunitari e, soprattutto, per la gestione di partecipazioni ritenute strategiche» (come Sacal e Terme Sibarite). Si rileva: «La Regione sarà impegnata ad accompagnare il management della società nel processo di sviluppo della nuova operatività al fine di continuare nelle attività già intraprese. Inoltre, atteso che in diversi ambiti regionali è emersa un’importante criticità finanziaria per l’operatività regionale, legata alla circostanza che la Regione non ha una piena governance delle tempistiche di erogazione dei fondi di programmazione, essendo tali tempistiche di competenza di soggetti esterni alla Regione quali la Commissione Europea o ministeri, si dovrà valutare la possibilità di far operare la società anche nell’ambito delle attività previste nel Tub (Testo Unico Bancario). Ciò consentirebbe, attraverso la società Fincalabra, di poter gestire in maniera più agevole le tempistiche di erogazione potendo attuare una politica dei cosiddetti prestiti ponte». Quanto a Ferrovie della Calabria, per la Giunta – prosegue il Defr – «il socio unico Regione Calabria sarà chiamato a garantire un continuo controllo e monitoraggio della società, imponendo all’organo amministrativo di continuare nell’azione intrapresa di risanamento e di riduzione dei costi di gestione e, al contempo, dovrà procedere alla revisione e riorganizzazione dell’intero sistema di trasporto su terra, al fine di ammodernare il settore e renderlo maggiormente competitivo ricorrendo alle risorse finanziarie a valere sulla programmazione unitaria». Per Terme Sibarite «anche in considerazione dell’investimento effettuato dalla Regione Calabria attraverso la sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale per il tramite della società partecipata Fincalabra, è necessario che il management della società continui ad operare con grande attenzione, al fine di rilanciare ulteriormente l’espansione e l’attrattività del settore termale regionale e assicurare una solidità economico-finanziaria anche per gli esercizi futuri».
Per Sorical, divenuta a totale partecipazione pubblica, «lo sforzo del socio Regione – rimarca la Giunta nel Defr – sarà quello di proseguire nell’azione intrapresa di rafforzare la struttura operativa della società in modo che possa far fronte ai compiti assegnati per la gestione del servizio idrico integrato intercettando le risorse comunitarie necessarie sia all’estinzione del debito bancario della società che al rilancio degli investimenti strutturali». Focus su Sacal: per la Giunta regionale «la partecipazione in tale società che gestisce l’intero sistema aeroportuale calabrese appare strategica per la valenza che riveste la società quale elemento trainante di sviluppo per l’economia calabrese. Pertanto, lo sforzo della Regione sarà finalizzato alla implementazione delle attività della società attraverso un rilancio della stessa sia in termini di efficientamento dei tre scali regionali sia in termini di servizi collegati da offrire alla clientela per lo sviluppo generale del territorio… Inoltre, vista la strategicità della società, il socio Regione, anche al fine di una migliore tutela degli interessi strategici e di bilancio regionali, si impegnerà al fine di aumentare la quota di partecipazione fino al raggiungimento della totalità del capitale sociale».
«Per le società dove la partecipazione al capitale è minoritaria – Banca Popolare Etica e Stretto di Messina – la Regione può esercitare solo i diritti di socio», precisa il Defr. Per Banca Popolare Etica «l’analisi economico-finanziaria riporta un trend positivo e bilanci in utile, con conseguente assenza di particolari criticità sotto il profilo economico-finanziario». Per la società Stretto di Messina Spa, la cui quota di partecipazione regionale si attesta al 2,576%, si precisa – riporta il Defr – che «la stessa società nel 2023 è uscita dalla fase liquidatoria per come previsto con il Dl 35 del 31 marzo 2023, convertito in legge 58 del 26 maggio 2023, recante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, volto a riavviare l’iter che consente la realizzazione del Ponte dello Stretto di Messina. Alla luce del su richiamato decreto, in attesa che il Governo nazionale individui le risorse necessarie per l’esecuzione dell’opera, vista l’importanza dell’opera, la Regione rimane in vigile attesa di capire il coinvolgimento della stessa nella esecuzione di un’opera strategica non solo per il Mezzogiorno ma per l’intera nazione». La Regione, inoltre, nei primi mesi del 2023, ha acquisito una partecipazione minoritaria al capitale sociale della società Tech4you: «La società, che opera senza scopo di lucro, ha come finalità la promozione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali rappresentati dai soci della stessa. Le attività della società rientrano tra quelle previste per la realizzazione degli interventi compresi nel quadro di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza». (a. cant.)
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