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La riflessione

Parlamento: non sono sempre “rose e fiori”

Che cosa accade in Parlamento? E quali ripercussioni potrebbero esserci per il sistema Paese? Sono queste le vicende che preoccupano gli italiani. Il resto è tutta “fuffa” che, seppure innocua, sa…

Pubblicato il: 11/12/2023 – 10:06
di Franco Scrima*
Parlamento: non sono sempre “rose e fiori”

Che cosa accade in Parlamento? E quali ripercussioni potrebbero esserci per il sistema Paese? Sono queste le vicende che preoccupano gli italiani. Il resto è tutta “fuffa” che, seppure innocua, sarebbe opportuno che non facesse mai capolino nel sistema parlamentare.
Per la prima volta nella storia democratica del Parlamento si è parlato di “sovranismo” il che ha determinato uno scontro frontale tra gli schieramenti. Il motivo di tanto scalpore l’avrebbe “offerto” l’anarchico Alfredo Cospito, detenuto nel carcere di Sassari con l’accusa prevista dall’art. 41 bis. Da ciò il rinvio a giudizio del sottosegretario Andrea Delmastro il quale – secondo gli inquirenti – avrebbe ricevuto dalle mani di Cospito documenti che, pur se coperti dal segreto d’ufficio, sarebbero stati diffusi.
La vicenda ha sollevato una vera e propria acrimonia tra gli opposti schieramenti: l’opposizione si è espressa per le dimissioni di Delmastro ritenendolo responsabile di aver violato il “segreto d’ufficio”. L’accusa è di aver dato una copia di taluni documenti riservati al sottosegretario Giovanni Donzelli, anch’egli parlamentare, eletto nella lista di Fratelli d’Italia”. La documentazione conterrebbe parte di una informativa secondo la quale il carcere duro potrebbe diventare una battaglia comune tra l’anarchico Cospito ed i boss mafiosi.
A sollevare il caso, una denuncia presentata dal deputato Angelo Bonelli. Il parlamentare avrebbe chiesto ai magistrati se da quelle dichiarazioni si intravedono violazioni del segreto d’ufficio. L’on. Delmastro si è giustificato dicendo che, non essendo l’atto segretato non vi sarebbe stata alcuna rivelazione.
Ma chi è Cospito? Perché se ne parla tanto? Secondo gli investigatori sarebbe un elemento di spicco del mondo anarchico torinese. Con lui è finita in carcere anche la sua compagna, Anna Beniamino.
Nell’ ottobre dello scorso anno, Cospito decise di fare lo sciopero della fame per protestare contro il carcere duro. Ciò ha determinato che l’attenzione del mondo politico si concentrasse su di lui. I toni diventano aspri allorché i magistrati che si interessano al suo caso decidono di respingere i ricorsi presentati dai suoi avvocati. Cospito anche dal carcere professa la lotta allo Stato.
La “vicenda” coinvolge esponenti del governo.
Questo è lo “spaccato” di una delle tante vicende che interessano il Parlamento. Un segno che anche a “Palazzo” non sempre sono rose e fiori. 

*giornalista

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