«Accade che a Mendicino, da più di dieci giorni e nel silenzio dei tanti politici sempre pronti invece ad auto lodarsi, che il Comune non paghi le bollette del gas del Plesso di Via Tivolille e che gli studenti restino al freddo. E chi ieri mi criticava per la mancanza di termosifoni per un solo giorno oggi non fiata perché non ha interessi di territorio, ma solo personali». La denuncia arriva dall’ex assessore alla Pubblica Istruzione del Comune, Irma Bucarelli, che accusa l’Ente di non aver saldato le classiche bollette, nel mentre «pare che la priorità – anziché essere quella di garantire un servizio essenziale – sia stata individuata nell’assunzione di personale, pur essendo in atto un regime commissariale che dovrebbe curare la sola ordinaria amministrazione». Si parla di una somma abbastanza irrisoria, 400 euro da saldare, che il Comune non riesce a trovare e allora – si chiede la Bucarelli – «dove troveranno mai la copertura per nuove e ulteriori assunzioni». Interrogativo legittimo, perché per l’ex assessore i bambini non possono essere sacrificati ad altre logiche e «io che mi sono spesa per quasi dieci anni a favore delle Scuole del nostro territorio, non posso accettare che oggi quella stessa scuola sia messa all’angolo». L’auspicio è di risolvere immediatamente questa brutta situazione e di ripristinare immediatamente la vivibilità e il confort delle aule, perché «la Scuola e il benessere dei nostri ragazzi viene prima di tutto e io sono pronta a battermi in prima persona per tutelarli e trovo vergognoso che al giorno d’oggi un Ente crei simili disservizi lasciando al freddo gli studenti». Infine una stoccata politica: «non ho mai pensato che una campagna elettorale potesse basarsi sull’abbattimento dell’avversario ad ogni costo e sulla ricerca delle più improbabili alleanze politiche, sono invece convinta che sia invece necessario continuare a impegnarsi per tutelare il territorio e i cittadini. Noto invece con amarezza che anche problematiche così serie per alcuni rappresentano una “appendice” che oggi non interessa, perché prevale la voglia di intrallazzi fra soggetti che fino a ieri si sono odiati».
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