CATANZARO Due eventi distinti ma caratterizzati da un senso e un significato comune e cioè andare incontro alle esigenze dei piccoli pazienti. Inizierà venerdì 15 dicembre a Catanzaro il 12th Joint Meeting in Pediatria e Medicina dell’Adolescenza, poi la sesta edizione di Artisti in corsia. «Il joint meeting – spiega Giuseppe Raiola, direttore dell’U.O.C Pediatria nell’azienda ospedaliera universitaria “R. Dulbecco” di Catanzaro – è un appuntamento ormai fisso, è biennale e lo portiamo avanti da molti anni. Si tratta di un momento di incontro e confronto fra tutti quegli specialisti che si interessano di pediatria e di medicina dell’adolescenza. Nelle scorse edizioni il joint meeting ha fatto incontrare professionalità che venivano dal bacino del Mediterraneo, dal Medio Oriente, da diversi paesi europei, da qualche anno invece abbiamo preferito limitare il confronto tra noi e gli specialisti spagnoli con cui abbiamo una solida e forte partnership».
Nel corso delle tre giornate saranno affrontati e discussi problemi riguardano l’età pediatrica e adolescenziale con riferimento alla gastroenterologia, endocrinologia, chirurgia pediatrica per giungere fino al management. «Diciamo – aggiunge Raiola – che è programma particolarmente intenso e interessante a cui si aggiunge l’altra manifestazione che va avanti ormai da qualche anno, Artisti in corsia. Saliranno sul palcoscenico bambini, quindi pazienti o ex pazienti che hanno delle particolari abilità artistiche insieme a medici e infermieri. Il tentativo è quello di sdrammatizzare quanto più possibile la malattia, soprattutto quelle patologie più importanti come le oncoematologiche. Ciò che ci dà grande soddisfazione riguarda anche l’impiego dei fondi raccolti che sono utilizzati per finanziare un progetto il cui obiettivo è quello di realizzare i sogni espressi dai bambini affetti da patologie particolari». «Ormai – prosegue Raiola – siamo alla sesta edizione e nel corso degli anni abbiamo decine e decine di sogni, alcuni dei quali faticosi da trasformare in realtà. Ci sono bambini che hanno volato sugli elicotteri, guidato pescherecci, sono andati a Euro Disney o sono diventati addestratori di delfini».
Ma la manifestazione di Catanzaro sarà anche l’occasione, evidentemente, per una riflessione più ampia e strutturata sulla Pediatria in Calabria che per Raiola è di ottimo livello «si sta facendo veramente tanto, nella nostra regione c’è un’ottima pediatria che riesce a dare risposte importanti. A volte c’è stata una rappresentazione distante dalla realtà e ci confrontiamo purtroppo con una migrazione sanitaria che riguarda pazienti pediatrici con patologie assolutamente curabili che potrebbero trovare valide risposte in Calabria. «Mi sento di affermare con decisione – prosegue Raiola – che la pediatria calabrese è una pediatria in ottima salute. Discorso diverso quello che riguarda la pediatria di base, con numeri in diminuzione progressiva, e soprattutto le pediatrie degli ospedali Spoke che sono in grande sofferenza. Purtroppo, i giovani specializzandi preferiscono lavorare nella pediatria di un ospedale Hub o in un grande ospedale pediatrico». «Per il futuro – conclude Raiola – occorrerà rivedere l’accesso alla facoltà di medicina e incentivare la specialità pediatrica». (redazione@corrierecal.it)
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