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L’inchiesta

Frode fiscale in Veneto, nei guai (anche) un cinese con legami con la ‘ndrangheta

Le fiamme gialle hanno eseguito nove misure cautelari per associazione a delinquere. Sequestrati oltre 20 milioni di euro

Pubblicato il: 13/12/2023 – 15:44
Frode fiscale in Veneto, nei guai (anche) un cinese con legami con la ‘ndrangheta

VENEZIA I finanzieri del Comando provinciale di Venezia hanno eseguito nove misure cautelari e sequestri per oltre 20 milioni di euro. Ai soggetti indiziati sono state emesse le misure cautelari per reati di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, alla truffa ai danni dello Stato e al riciclaggio.
Inoltre, grazie alla collaborazione con altri reparti delle province di Padova, Ravenna, Roma, Rimini, Treviso, Verona, Vicenza, Salerno, Massa Carrara e Rovigo, hanno effettuato circa 50 perquisizioni locali e personali.

Le indagini

Le indagini, come riporta un nota, dirette dalla procura di Padova ed eseguite dai finanzieri della compagnia di Mirano, «sono state avviate nel 2022 nei confronti di diverse societa’ italiane ed estere operanti nel settore dell’intermediazione di manodopera, alcune delle quali intestate a prestanome e/o a persone di fiducia nullatenenti, e si sono avvalse delle risultanze di attivita’ tecniche nonche’ degli esiti dei diversi canali di cooperazione internazionale attivati», è quanto riferisce una nota diffusa alla stampa. «Il contesto delittuoso del sodalizio, inizialmente ascrivibile ad ipotesi di frode fiscale e contributiva si e’ ampliato inglobando fattispecie di truffa aggravata ai danni dello Stato, riconducibili prevalentemente alla creazione ed alla commercializzazione di falsi crediti d’imposta derivanti da bonus edilizi nonche’ di riciclaggio internazionale dei proventi illeciti, con la collaborazione di criminalita’ locale e soggetti di origine sinica».

Il cinese con legami con la ‘ndrangheta

Le misure cautelari sono state destinate ad un cittadino cinese, residente nella provincia di Padova, considerato gestore di una rete di riciclaggio avrebbe reso possibile ad evasori e criminali di ripulire il denaro illecito, e a persone italiane, residenti nelle province di Venezia, Padova, Ravenna, Roma e La Spezia, di cui alcuni già noti per reati di natura economico finanziari e di una condanna per aver favorito una cosca ‘ndrangheta.

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