Una canzone dedicata all’amico di infanzia, ora in coma da oltre un anno e ricoverato all’ospedale di Bologna, dopo il violento pestaggio subito a Crotone l’11 agosto dello scorso anno. Protagonista della storia è Andrea Gallo, giovane romano di 22 anni, che ha composto “Deiva”, titolo del brano che si rifà al soprannome usato dai due. Lo scorso 10 dicembre, Andrea è andato a trovare il suo amico Davide e gli ha sussurrato i versi della sua canzone. Insieme a lui il fratello Alessandro, la mamma Giusy e il papà Massimiliano. E poi il cardinale di Bologna, Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei. «C’è una coniugazione profonda che è la preghiera per chi crede e – ha spiegato – quel linguaggio di amore che ci unisce e la bellezza della musica e delle parole. Quando ci troviamo di fronte al mare pensiamo che la vita sia finita e così il male diventa più forte. Dobbiamo continuare a combattere e la famiglia di Davide lo fa con la presenza, la vicinanza, l’affetto. Con il continuare a parlargli». Andrea Gallo è cresciuto insieme a Davide, i sue ogni estate si ritrovavano al “Lido Azzurro”, il loro posto dove incontrarsi e ritrovarsi. Andrea è il figlio di Fabrizio Gallo, avvocato della famiglia Ferrerio, costituitasi parte civile nei processi in corso. La speranza, ora, è che si risvegli dal coma, da quell’incubo in cui è precipitato dopo la violenta aggressione che ha dovuto subire, un’assurda “spedizione punitiva” per un errore di persona.
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