«Catanzaro in passato sgovernata». «Sei intellettualmente disonesto». Scontro Fiorita-Abramo

CATANZARO Scoppia la polemica tra il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita e il suo predecessore Sergio Abramo, primo cittadino per quattro consiliature nel capoluogo. Ad accenderla una nota diffusa dall’ufficio stampa del Comune nella quale si ricorda «la Città di Catanzaro protagonista a Roma al 1° Festival nazionale della rigenerazione urbana “Città in scena”, che ha incluso il capoluogo calabrese tra le “buone prassi” di rigenerazione urbana a livello nazionale».

Le dichiarazioni di Fiorita

Una notizia commentata con soddisfazione da Fiorita che – sempre secondo quanto riporta la nota – ha voluto sottolineare «non solo le reazioni positive della qualificata platea» ma anche, una volta di più, «l’approccio strategico dell’amministrazione comunale ai temi della rigenerazione e della resilienza urbana, ben coniugati con quelli dell’inclusione sociale e della piena sostenibilità. Tutto questo nell’attuale fase della transizione ecologica e digitale riaffermata dagli orientamenti dell’Unione europea, in vista della nuova programmazione strutturale. Se le nostre buone prassi vengono valutate positivamente nella prospettiva nazionale delle città italiane – ha detto ancora il sindaco Fiorita – è proprio per via della visione con cui stiamo costruendo la Catanzaro di domani. Una visione coerente, che tiene insieme diversi strumenti di programmazione territoriale, grazie ai quali la città riuscirà a lasciarsi dietro la crescita disordinata e sgovernata che ha prodotto i guasti che ben conosciamo».

La replica di Abramo

Sergio Abramo non ci sta e così replica a Fiorita: «È il caso di dire “quando è troppo è troppo”. Non accetto, caro sindaco Fiorita, che ti servi di tutti i progetti realizzati durante la mia legislatura trovando addirittura il coraggio di definirla disordinata e sgovernata. Lo trovo di una disonestà intellettuale e di una mancanza di rispetto che mi lasciano basito. E, quindi, purtroppo mi trovo costretto a rispondere per evitare che la mia educazione passi per stupidaggine. In innumerevoli circostanze, come ben si è potuto notare, ho preferito il silenzio nonostante avessi tanto da dire. Un po’ per mio stile perché cerco sempre di non creare polemiche e un po’ per consentire alla nuova amministrazione di lavorare serenamente. La mia è stata una scelta nonostante, spesso, abbia letto e sentito l’inimmaginabile. Tutto ciò per cui Catanzaro rientra tra le città che portano avanti “buone prassi” di rigenerazione urbana a livello nazionale è stato creato durante la mia legislatura con lo stesso dirigente Antonio De Marco. Ne sono fiero e – sostiene Abramo – continuo a nutrire per Catanzaro l’immutato e infinito amore col quale mi ci sono dedicato per tanti anni. Attendo, qualora potessi essere smentito, una voce che affermi il contrario di quanto da me asserito e consiglio a Fiorita di non addossare ad altri colpe inesistenti. Alla lunga, ma in questo caso neanche troppo, si capiscono i meriti e i demeriti di ognuno di noi. Il gradimento della gente, fra le altre cose, è il metro che misura la bontà del lavoro di un primo cittadino. Le bugie, la presunzione e i capovolgimenti della realtà, caro Fiorita, non rientrano tra le cose che i cittadini gradiscono. Colgo, comunque, questa bizzarra occasione per augurare alla pur sempre “mia” città e ai pur sempre “miei” cittadini” i migliori auguri di buon Natale». (redazione@corrierecal.it)

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