MELISSA «Oggi diciamo che la Calabria distrugge ciò che la ‘ndrangheta ha costruito. E quando l’ha costruito lo ha fatto abusivamente». Sono le prime parole pronunciate dal presidente della Regione Roberto Occhiuto nel giorno storico dell’abbattimento di “Palazzo Mangeruca”, l’ecomostro che deturpava località Torre di Melissa. Il governatore ai microfoni del Corriere della Calabria ha sottolineato che: «La demolizione di questo palazzo che non poteva essere utilizzato per altri fini è la dimostrazione che la sinergia fra più istituzioni – l’Arma dei carabinieri è stata decisiva – si può dimostrare che lo Stato è più forte dei poteri criminali. Questo terribile spot costruito sulla Calabria che non può risorgere è uno spot che noi stiamo contrastando con tante iniziative che dimostrano quanto le istituzioni siano più forti». «Anche perché – ha detto Occhiuto – solo le istituzioni possono garantire quel futuro che la ‘ndrangheta uccide».
In un video pubblicato sui suoi profili social il governatore ha spiegato che «la Regione finanzierà altri abbattimenti, li abbatteremo tutti gli ecomostri costruiti dalla ‘ndrangheta deturpando il territorio della Calabria. Oggi in Calabria le Istituzioni – ha rimarcato Occhiuto – sono più forti dei poteri criminali».
«Un risultato frutto di un gioco di squadra che coinvolge tutte le istituzioni nazionali e locali, i cittadini ci chiedono questo: un servizio pubblico con attori che lavorano in sinergia per ottenere i risultati», dice al Corriere della Calabria, Teo Luzi Comandante generale dell’Arma dei carabinieri.
«Anche qui lo stato c’è», sostiene ai nostri microfoni Martina Iacono, comandante della compagnia carabinieri di Cirò Marina. (redazione@corrierecal.it)
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