Elezioni provinciali a Cosenza, Pecoraro: «Noi in campo con “Provincia democratica”»

COSENZA «Le elezioni per il nuovo Consiglio provinciale di Cosenza, pur non coincidendo con il rinnovo della carica della presidente della Provincia, rappresentano un passaggio politico rilevante che chiude la prima parte dell’esperienza della presidente Succurro e consente a tanti amministratori democratici e progressisti della Provincia di Cosenza di aprire una nuova fase di rappresentanza in Consiglio, superando le divisioni del passato». Così Vittorio Pecoraro, esponente del Pd, segretario provinciale di Cosenza che nel novembre scorso si è autosospeso dalla carica.
«Per noi il bilancio della cura Forza Italia-Lega-FDI nel governo della provincia – afferma Pecoraro – è fortemente negativo in tutti i settori, dalla manutenzione delle strade provinciali alla programmazione della rete scolastica e ci preme adesso rafforzare e potenziare il ruolo di presidio dell’opposizione in Consiglio, che in questi due anni è stato minato e rallentato da crescenti forme di trasversalismo. Per queste ragioni, in queste ore il Partito Democratico è impegnato a pieno sostegno della lista “Provincia democratica”, che rappresenta una lista unitaria e plurale, dove si sono messe insieme soggettività culturali e politiche diverse, nonché esperienze amministrative territoriali che hanno già dato prova di credibili pratiche di governo locale.  In un contesto segnato dal governo delle destre e dalla riduzione dello stesso numero dei consiglieri provinciali che passeranno da 16 a 12, ci sentiamo, dunque, di rivolgere il nostro appello a tutti gli amministratori cosentini per un supporto convinto alla lista Provincia democratica con un voto che sia presidio di trasparenza e democrazia. Affrontiamo tutti insieme questa sfida con coraggio ed energia, auspicando per il futuro una necessaria riforma organica delle Province, che preveda oltre al ritorno all’elezione diretta degli organi di governo, anche nuove risorse economiche e la definizione di un nuovo modello di funzioni istituzionali. Noi – conclude Pecoraro – saremo sempre pronti a fare il nostro».

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