Ultimo aggiornamento alle 8:43
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

il verdetto

‘Ndrangheta nel Crotonese, omicidio Vona: assolto il presunto mandante. Confermate 8 condanne – NOMI

Per i giudici Rosario Curcio non è il mandante dell’omicidio dell’allevatore scomparso nel 2018

Pubblicato il: 18/12/2023 – 18:05
‘Ndrangheta nel Crotonese, omicidio Vona: assolto il presunto mandante. Confermate 8 condanne – NOMI

CATANZARO Tre condanne riviste e cinque, invece, confermate. Si è concluso così il secondo grado del processo celebrato con rito abbreviato davanti ai giudici della Corte d’Assise d’appello di Catanzaro. I giudici hanno inoltre confermato l’assoluzione per Rosario Curcio (cl. ’60), considerato dall’accusa il mandante dell’omicidio di Massimo Vona e per il quale l’accusa aveva invece invocato l’ergastolo.

Le condanne:

I giudici hanno così confermato le condanne per: Diego Garofalo, 10 anni; Mario Garofalo 10 anni; Giuseppe Garofalo, 8 anni e 8 mesi e gli 8 anni e 8 mesi per Rosario Curcio. Ridotte, invece, le condanne per Giacinto Castagnino, 8 anni; Antonio Grano, 5 anni e 8 mesi (10 anni in primo grado) e 8 anni per Francesco Scalise.

L’inchiesta

Gli elementi raccolti nel corso delle indagini avevano consentito di definire la pervasività del locale di ‘ndrangheta di Petilia Policastro nel territorio dei comuni di Petilia Policastro e Cotronei, che ha visto una sua riorganizzazione, a partire dall’anno 2014, dopo alcune scarcerazioni per fine pena di suoi esponenti di spicco, che hanno determinato una escalation di atti intimidatori sul territorio. L’inchiesta della Dda di Catanzaro fa luce sul caso di lupara bianca che risale al 2018.

Lupara bianca

In particolare l’attività investigativa avrebbe permesso di identificare il mandante ed un esecutore materiale dell’omicidio dell’allevatore scomparso nel 2018, ricostruendone le varie fasi. Il 30 ottobre 2018, la vittima, infatti, dopo essere stata attirata presso un’azienda agricola sita in località “Scardiato” di Petilia Policastro, con il falso pretesto di “consegnargli” i responsabili dell’incendio appiccato nell’anno 2016 in danno del suo capannone, sarebbe stata uccisa, con almeno due colpi di arma da fuoco, dall’assassino che lo attendeva unitamente ad altri soggetti allo stato sconosciuti. I responsabili avrebbero quindi proceduto all’eliminazione fisica del cadavere, che, infatti, mai è divenuto oggetto di ritrovamento. L’8 novembre 2018, in località Scavino di Petilia Policastro, i carabinieri hanno rinvenuto solo la carcassa dell’autovettura dell’allevatore scomparso, completamente distrutta dalle fiamme e abbandonata in una stradina interpoderale a servizio di alcuni appezzamenti di terreno coltivati a uliveti.

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x