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Scia di eccellenze al liceo scientifico “Enrico Fermi” di Cosenza: la relazione di Serena Giardino

Diplomata con lode 10 anni fa e laureatasi all’Università di Bologna, sta perfezionando i suoi studi in Germania

Pubblicato il: 18/12/2023 – 16:18
Scia di eccellenze al liceo scientifico “Enrico Fermi” di Cosenza: la relazione di Serena Giardino

COSENZA Il 16 dicembre 2023, in occasione della Giornata nazionale dello spazio (che ricorda il lancio del primo satellite artificiale italiano nel 1964) all’Open Day del Liceo Scientifico Statale “Enrico Fermi” di Cosenza si è tenuto un evento di divulgazione scientifica dal titolo “Un breve viaggio attraverso spazio e tempo”. La relatrice, Serena Giardino, si è diplomata con lode nel 2013 nello stesso liceo, e ha poi conseguito la laurea triennale in Astronomia e la laurea magistrale in Fisica Teorica presso l’Università di Bologna, con un semestre alla Ludwig-Maximilians-Universitaet (LMU) di Monaco di Baviera nell’ambito del programma Erasmus+.
Serena Giardino sta ora per concludere il dottorato di ricerca in Fisica presso il Max Planck Institute for Gravitational Physics (Istituto Max Planck per la Fisica Gravitazionale) a Potsdam, vicino Berlino, il più grande istituto al mondo dedicato alla fisica della gravità e centro di eccellenza per lo studio della teoria della Relatività Generale di Einstein e delle onde gravitazionali. All’evento, rivolto principalmente a studenti delle ultime classi del liceo, hanno assistito anche professori e futuri studenti accompagnati dalle famiglie, in visita all’Open Day. Serena Giardino ha spiegato in parole semplici la storia dell’universo, dal Big Bang fino alla formazione del nostro pianeta.
Ha parlato delle principali scoperte nell’ambito della cosmologia degli ultimi 100 anni che hanno permesso agli scienziati di comprendere l’evoluzione del cosmo, come ad esempio la scoperta della radiazione cosmica di fondo, la prima luce dell’universo che è giunta fino a noi, portando con sé preziose informazioni per chiarire il processo di formazione delle strutture cosmiche come le galassie sotto l’effetto della forza gravitazionale. Mostrando immagini dell’universo lontanissimo ottenute dai telescopi spaziali della Nasa, come Hubble e il recente James Webb, il messaggio che è stato trasmesso è quello della piccolezza dell’umanità nella vastità del cosmo, ma anche della grandezza della nostra specie che è riuscita a comprendere molto delle sue origini, nonostante le domande che rimangono ancora aperte. Vedendo il nostro pianeta come un minuscolo puntino azzurro, unica culla della vita in un cosmo buio e sconfinato, come nella famosa foto della sonda Voyager 1, tutti i conflitti, i confini nazionali e le divisioni tra esseri umani appaiono irrilevanti. Nelle parole di Carl Sagan (celebre astronomo e divulgatore scientifico americano): “Per me, questa foto sottolinea la responsabilità che abbiamo di interagire più pacificamente l’uno con l’altro per preservare e prenderci cura di questo puntino azzurro, l’unica patria che abbiamo mai conosciuto”.

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