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Crisi della Abramo Customer Care, proclamato lo sciopero: a rischio 100 posti di lavoro – VIDEO

Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni proclamano l’astensione domani e giovedì e chiedono un incontro urgente a Occhiuto

Pubblicato il: 19/12/2023 – 15:37
Crisi della Abramo Customer Care, proclamato lo sciopero: a rischio 100 posti di lavoro – VIDEO

LAMEZIA TERME Le segreterie regionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni hanno proclamato per il 20 e il 21 dicembre lo sciopero per l’intero turno di lavoro alla Abramo Customer Care chiedendo un incontro urgente al presidente della Regione Roberto Occhiuto. In una nota i sindacati ricordano che «la situazione in cui versa la Abramo Customer Care è ampiamente risaputa, tant’è che il Tribunale di Roma ne ha dichiarato l’insolvenza contestualmente individuando, su indicazione del Ministero dello Sviluppo economico, i commissari giudiziali a cui affidare fin da subito la gestione dell’impresa. Le segreterie regionali, insieme alle Segreterie nazionali ed alle Rsu, hanno incontrato l’azienda Abramo Customer Care nel pomeriggio del 18 dicembre per discutere del futuro andamento aziendale, in seguito ad una convocazione urgente. L’azienda ha informato la delegazione sindacale della comunicazione ricevuta dal committente Tim nella quale ha annunciato il mancato rinnovo delle commesse Consumer insistenti per lo più sui siti di Montalto e Settingiano, con la diretta conseguenza – sostengono Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni – che circa 500 persone dal 1 gennaio dovranno essere collocate in cassa integrazione a zero ore e mettendo a rischio tutto il perimetro occupazionale costituito al momento da oltre 1000 persone. In una comunicazione al presidente della Regione Occhiuto i sindacati evidenziano che “questa situazione renderà praticamente impossibile la procedura di vendita dei complessi aziendali e di conseguenza la salvaguardia dei 1100 lavoratori attualmente occupati». «Non può la nostra regione rimanere inoperosa sulla tragedia che si sta consumando, è il momento di prendere in mano la situazione, di fare fronte comune e di salvaguardare l’occupazione in una Regione che, come saprà meglio di noi, ha fame di lavoro onesto e dignitoso e questi lavoratori ne sono un esempio: da qui la richiesta a Occhiuto, da parte di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni, di “una convocazione urgente, per poter discutere e ricercare le migliori soluzioni nell’interesse della salvaguardia del lavoro e dei lavoratori».

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