ROMA Attico e superattico per 220 metri quadrati a due passi dal Vaticano. È qui che abita il ministro della Difesa Guido Crosetto con la moglie Graziana Saponara – detta Gaia – che però non paga l’affitto al proprietario per concessione dello stesso. Si tratta del figlio dell’imprenditore della cybersecurity Carmine Saladino. Un nome accostato quest’estate alla Reggina tra quelli interessanti all’acquisto della società in riva allo Stretto dopo il fallimento. La vicenda è finita sul Fatto Quotidiano che oggi ha dedicato alla storia della casa concessa gratuitamente al ministro, l’apertura del quotidiano. Stando alla ricostruzione alla base di questa vicenda ci sarebbero i ritardi nei lavori di ristrutturazione dell’immobile di pregio da parte dello stesso proprietario.
Ed è lo stesso Saladino a spiegare le motivazioni della gratuità della pigione.
«Il contratto è stato fatto a novembre – spiega al Fatto l’imprenditore – con la speranza di finire i lavori a fine anno. Purtroppo i tempi si sono allungati e sto creando disagio a un amico». Ma il quotidiano diretto da Marco Travaglio ricorda che Saladino è presidente e socio del gruppo Maticmind, che gestisce appalti con la pubblica amministrazione e ha un fatturato di 409 milioni di euro. Compresi quelli del ministero della Difesa. Che però sono stati ottenuti tempo addietro. Secondo Saladino non ci sono problemi di opportunità: «Maticmind è un’azienda nazionale che lavora da oltre 30 anni con successo e professionalità. Non ha bisogno di niente per competere in un mercato dove si agisce con gare pubbliche e regolate dal codice degli appalti».
«Ad ogni modo – ha poi aggiunto ritornando sulla vicenda Saladino – da giugno hanno iniziato a portare le loro cose in un garage della mia proprietà. Loro sono arrivati a settembre ma si sono dovuti accampare perché c’erano ancora i lavori. E mi risulta che abbiano pagato – cioè un canone di 5 mila euro al mese, ndr – per la sua vecchia casa fino a novembre. Quindi non ha risparmiato nulla. Mi sembrano illazioni pretestuose e abbiamo una cospicua caparra che i signori mi hanno consegnato quando hanno avuto il possesso e detenzione della casa».
«Facciamo chiarezza. Ho iniziato il trasloco a giugno ma fino a ottobre ho pagato l’affitto al proprietario del precedente appartamento. Il trasloco è ancora in corso, se vuole le faccio vedere le foto degli scatoloni e dei lavori, ho gli operai in casa». Così il ministro Crosetto spiega in un’intervista al Fatto la vicenda. E alla domanda se ci solo incroci tra la locazione gratuita per la casa di Francesco Saladino, figlio di Carmine ed i rapporti intrattenuti dal ministro con il padre, Crosetto risponde perentorio: «Non c’entra nulla. Ne avevano già parlato molto prima altri giornali dei nostri rapporti. Io ho ancora la casa sottosopra, abbiamo la parete con il cartongesso dove non possiamo entrare, abiti appesi in salone, roba in garage. E io come ministro ho diritto pure a un alloggio della Difesa, capito?».
Poi in giornata in un post il ministro ribadisce la questione postando anche le foto.
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