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la sentenza

Omicidio di Saman Abbas, ergastolo per i genitori

Condannato a 14 anni lo zio della 18enne uccisa a Novellara nel 2021. Assolti i cugini

Pubblicato il: 19/12/2023 – 18:23
Omicidio di Saman Abbas, ergastolo per i genitori

REGGIO EMILIA Una condanna all’ergastolo per il padre Shabbar e la madre Nazia Shaeen (l’unica imputata ancora latitante) come chiesto dalla Procura, oltre alla interdizione della potestà genitoriale. E poi una pena di 14 anni di reclusione per lo zio danese Hasnain che ha deciso di collaborare con la magistratura (contro i 30 chiesti dall’accusa).
Assolti infine i cugini Ikram Ijaz e Nomanullaq Nomanullaq (la richiesta di pena per loro era di 26 anni) nei confronti dei quali le prove dell’impianto accusatorio non hanno retto. E’ quanto deciso dai giudici della Corte d’Assise del tribunale di Reggio Emilia nella sentenza di primo grado del processo (iniziato il 10 febbraio scorso) sull’omicidio di Saman Abbas, la 18enne di Novellara uccisa nel 2021 per aver rifiutato le nozze combinate con un parente in Pakistan. Tutti e cinque i familiari imputati, venite aveva chiesto la Procura reggiana, sono stati assolti in relazione all’accusa di sequestro di persona.
Il verdetto è arrivato nel tardo pomeriggio dopo circa cinque ore di Camera di Consiglio in cui i giudici-togati e popolari- si sono ritirati dopo aver ascoltato le controrepliche finali dei difensori e la versione del padre di Saman, che ha professato la sua innocenza.

La vicenda


La scomparsa di Saman era stata resa nota il 24 maggio di due anni fa, quando la giovane era già sotto un metro e mezzo di terra, sepolta in un casolare in disuso poche centinaia di metri da casa. Era stata uccisa la sera del 30 aprile 2021 (morta per asfissia, secondo l’autopsia, conseguente alla rottura dell’osso ioide) ma i suoi resti sarebbero stati ritrovati, grazie allo zio che ha indicato dove scavare, solo il 19 novembre del 2022.
L’inchiesta aperta per omicidio è stata costellata anche di operazioni all’estero, in Europa e non solo, per riportare in Italia gli imputati. Dai cugini fuggiti e ritrovati in Francia e Spagna fino al padre, estradato a settembre del 2023, con un’inedita operazione di collaborazione col Pakistan. Le motivazioni della sentenza saranno depositati tra 90 giorni.

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