TORINO Nessun compito a casa per le vacanze, a meno che non siano strettamente necessari e personalizzati. È la circolare di Maria Teresa Furci, preside del Convitto Umberto I di Torino. Per la dirigente, nata e cresciuta a Vibo Valentia, «gli studenti hanno bisogno del tempo di riposo», come riporta Repubblica Torino. Maria Teresa Furci si è diplomata al liceo scientifico di Vibo Valentia, prima di intraprendere il percorso da insegnante. Proprio nelle scuole della provincia vibonese ha iniziato a insegnare, prima di trasferirsi in Piemonte.
Repubblica riporta le motivazioni trascritte nella circolare inoltrata a tutti i docenti della sua scuola. «Gli studenti – afferma – non devono trascinarsi il pensiero e l’ansia dei compiti, soprattutto durante le vacanze invernali quando bisogna recuperare per affrontare il nuovo anno con maggiore carica ed energia». L’invito fatto ai professori è quello di assegnare compiti soltanto in caso di necessità e “personalizzati”. «Sappiamo quanto gli alunni più bravi non ne abbiano bisogno e come i più deboli, possibilmente, eviteranno di svolgerli o si faranno aiutare da genitori o amici, in calcio d’angolo, il giorno prima del rientro a scuola». Per la dirigente è un modo anche di «tutelare il tempo in famiglia» ritenuto dalla Furci «indispensabile alla loro crescita emotiva» mentre i compiti «ridondanti e, permettetemi, a volte superflui, rischiano di dividere anziché unire le famiglie stesse». Al contrario, sarebbe tempo proficuo quello impiegato per «appassionarsi alle tradizioni, alla storia dei luoghi, ad alzare lo sguardo. Non bisogna – aggiunge – essere prigionieri nelle case ancora una volta a dover svolgere i compiti».
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