LAMEZIA TERME Il centrodestra resta maggioranza a Catanzaro e a Cosenza anche se con qualche “sbavatura”, il centrosinistra resiste soprattutto a Cosenza. Un’analisi al volo sull’esito delle elezioni per il rinnovo dei due Consigli provinciali consegna in estrema sintesi questo dato. Analisi giocoforza parziale, perché le dinamiche con cui si è svolta – hanno votato solo sindaci e amministratori comunali e solo per le assemblee, non già per i presidenti – consentono di attribuire a questa tornata elettorale un significato politico relativo, anche se un significato politico c’è sempre. In linea generale, queste Provinciali sembrano connotarsi anche per una certa disomogeneità tra i due territori, nel senso che una forza politica magari è andata bene in un territorio e meno bene in un altro territorio. Il caso di specie può essere Forza Italia, che alla Provincia di Cosenza elegge quattro consiglieri mentre a Catanzaro ne elegge solo uno. Per il resto, tra gli aspetti da rimarcare c’è il fatto che Fratelli d’Italia guidata da Wanda Ferro mostra un ottimo stato di salute a Catanzaro e per certi versi anche a Cosenza, il Pd tutto sommato tiene a Catanzaro e sorprende abbastanza positivamente a Cosenza, Azione dopo essersi strutturata sul territorio con la nomina del segretario regionale Francesco De Nisi e degli organismi di partito pianta le prime bandierine eleggendo un consigliere provinciale sia a Catanzaro sia a Cosenza, il Movimento 5 Stelle fa da spettatore al gioco degli altri. In generale, poi, dietro alcuni risultati positivi c’è stata anche la lotta interna ai partiti che ha esasperato la competizione al massimo: sarebbe questo il caso soprattutto di Fratelli d’Italia e della Lega a Catanzaro, e del Pd a Cosenza. Altro dato: sono solo due le donne elette, a Catanzaro Igea Caviano e a Cosenza Rosellina Madeo. Ancora troppo poco, francamente.
A Catanzaro chi sorride è soprattutto Fratelli d’Italia, che correva con la sigla “Venti da Sud”: alla vigilia gli addetti ai lavori assegnavano alla lista meloniana due seggi ma poi sono arrivati tre eletti, due – riferiscono i bene informati – ascrivibili al consigliere regionale Antonio Montuoro, per un numero complessivo di esponenti di partito che conferma lo sforzo sul territorio di big come l’assessore regionale Filippo Pietropaolo. Anche la Lega, nella quale avrebbero “sgomitato” il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e il parlamentare Domenico Furgiuele, ha eletto tre consiglieri provinciali ma i salviniani, che hanno comunque la guida di Palazzo di Vetro con il presidente Amedeo Mormile, probabilmente si aspettavano un divario più ampio rispetto a FdI. Nel contesto di un centrodestra che conferma la maggioranza, risalta il voto non positivo per Forza Italia, che scende a un solo consigliere provinciale. In tanti rimarcano poi il dato de “La Grande Provincia” espressione dell’area riconducibile ad Antonello Talerico, consigliere regionale di centrodestra ma alleato del sindaco di centrosinistra di Catanzaro, Nicola Fiorita: due i consiglieri provinciali eletti da quest’area, che in realtà a lungo avrebbe accarezzato l’idea di eleggerne anche tre. Sul piano politico, si tratterà di capire il loro posizionamento in aula: a occhio, potrebbe optare per l’equidistanza. All’opposizione sarà sicuramente il centrosinistra, che era in corsa con una sola lista, “Progressisti”, a trazione Pd: i democrat avevano tre uscenti e ora ne hanno eletti due, ma al tirar delle somme era quello che si aspettavano, vista la concorrenza di Azione e l’entrata in scena de “La Grande Provincia”. Il Pd comunque può fregiarsi di aver eletto Igea Caviano, consigliere comunale di Catanzaro diventata poi il candidato anche del movimento guidato da Fiorita e quindi di buona parte della maggioranza comunale del capoluogo: nel complesso un buon risultato per l’asse Domenico Giampà-Ernesto Alecci, che hanno promosso l’operazione Caviano. Azione, infine, è la novità di questa tornata elettorale, con l’elezione di Salvatore Berlingò fortemente sostenuto dal segretario provinciale Roberto Guerriero, mentre non ce l’ha fatta Fernando Sinopoli, che nella passata consiliatura è stato anche presidente facente funzioni della Provincia.
Il centrodestra nel complesso va bene anche in Provincia di Cosenza con sette consiglieri sui 12 complessivi anche se il dato numerico risente di qualche “manovra” sotterranea. Il partito più forte resta Forza Italia, e del resto non c’erano dubbi potendo contare sull’apporto sia dell’area riconducibile al governatore Roberto Occhiuto, sia di quella riconducibile all’assessore regionale Gianluca Gallo sia dell’apporto della presidente in carica, Rosaria Succurro, in più tra gli eletti gli analisti annoverano anche un rappresentare dell’area dei fratelli Gentile. Gli stessi analisti tuttavia evidenziano che alla vigilia, sotto sotto, gli azzurri puntavano su cinque eletti più che sui quattro effettivamente conquistati, ma al là delle ricostruzioni più o meno credibili comunque il dato è che Forza Italia resta il partito architrave della coalizione. Fratelli d’Italia e Lega si erano invece assemblati sotto la sigla “Ad Maiora”, che avrebbe eletto due consiglieri provinciali riconducibili – secondo gli addetti ai lavori – essenzialmente ai meloniani, mentre invece i salviniani – dicono i bene informati – sarebbero riusciti a far eleggere un loro candidato nella lista di Idm (Andrea Algieri, ritenuto vicino alla parlamentare della Lega Simona Loizzo). Nella Provincia bruzia però molti occhi erano puntati anche sul campo del centrosinistra e soprattutto sul campo del Pd, dopo le lacerazioni che hanno portato all’autosospensione del segretario provinciale Vittorio Pecoraro: la lista democrat elegge quattro consiglieri, e il numero, che comunque sembra rendere merito al lavoro di Pecoraro, è probabilmente il frutto della dura competizione interna tra le aree Adamo-Guccione-Caruso da una parte e Bevacqua-Iacucci dall’altra e, dell’apporto sostanzioso del sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi, che con i dem ha siglato un’intesa dopo le divisioni del passato e che avrebbe di fatto eletto due consiglieri provinciali. Bene infine la lista di Azione promossa dal presidente dei calendiani Giuseppe Graziano, che ha eletto Francesco Nociti, già candidato per il centrosinistra alla presidenza della Provincia del centrosinistra. (a. cant.)
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