Vibo Valentia è salva. Con un decreto firmato dal Ministero dell’Interno, infatti, sono state stabilite le misure straordinarie necessarie per il risanamento finanziario del Comune di Vibo, guidato dal sindaco Maria Limardo. La decisione, di fatto, segue il proficuo incontro avuto il 1° giugno di quest’anno proprio al Ministero dell’Interno, al tavolo che si è occupato del “caso Vibo”. «L’ente non va in dissesto, e per la prima volta succede che la non omologazione di un Piano di riequilibrio non comporta automaticamente un dissesto». Così aveva tuonato lo scorso 31 maggio il primo cittadino vibonese nel corso di una conferenza stampa organizzata nel Comune. Il Decreto Ministeriale dovrà essere notificato al sindaco e all’Organo di Revisione economico-finanziaria del Comune di Vibo Valentia. Si tratta, nello specifico, di un decreto adottato per la prima volta in Italia, con il Comune di Vibo Valentia che ha aperto una nuova breccia per gli enti in difficoltà finanziaria.
In questi anni, aveva spiegato Maria Limardo – sono stati conseguiti importanti risultati: da una massa passiva che la Corte dei conti quantificava in 65 milioni, oggi l’Ente si ritrova con un disavanzo di 31 milioni; ricostituite totalmente le somme vincolate; abbattuti i tempi medi di pagamento dei debiti commerciali. Nel 2013, anno del dissesto, il Comune aveva in cassa 700mila euro, oggi sono 40 milioni. E poi, aveva spiegato il sindaco, finanziati gli espropri financo degli anni ’80; corretto gli errori gius-contabili precedenti al 2018 (contabilizzazione anticipazione di liquidità, riaccertamento straordinario dei residui, calcolo fondo crediti dubbia esigibilità, fondo contenzioso e passività potenziali). (g.curcio@corrierecal.it)
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