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Comune di Cosenza, con l’ok al piano di risanamento torna la possibilità di assumere

Il personale è al di sotto delle 200 unità. Rende: «La ripartenza dopo l’anno zero». Due nuovi gruppi in maggioranza

Pubblicato il: 22/12/2023 – 18:32
Comune di Cosenza, con l’ok al piano di risanamento torna la possibilità di assumere

COSENZA Lungo e articolato, e non senza qualche comprensibile segnale di ottimismo dopo i due dissesti del decennio passato, il dibattito in aula sul piano di risanamento accolto dal Viminale (qui la notizia).
Per la consigliera Bianca Rende le dichiarazioni del sindaco hanno «un significato politico. Qui al Comune si era all’anno zero, alla ripartenza, dopo una serie di approvazioni di bilanci tecnici non politici. Anche perché questa ripartenza – ha precisato Rende – era sempre sub judice, in quanto sottoposta alla pronuncia del Ministero che oggi è arrivata. Allora è il caso di dire che oggi siamo all’anno zero, perché si sblocca finalmente la possibilità di assumere e dare linfa vitale all’Ente. Oggi il personale è al di sotto delle 200 unità. Abbiamo l’occasione perché la spesa corrente possa anche immaginare di essere investita, anche se il nuovo debito inciderà – ha detto ancora Bianca Rende – per due milioni all’anno. Siamo come quelle famiglie che accendono un mutu ocon la banca che ci dà fiducia e ci consente di spendere. Ma questo non significa farlo al di sopra della proprie possibilità. Le capacità di spesa – ha aggiunto – sono legate alla capacità delle finanze comunali di auto sostenersi». 
Rende ha quindi invitato il sindaco ad annunciare le linee programmatiche «che aveva detto di non poter enunciare per l’indeterminatezza finanziaria precedente e per l’impossibilità di programmare. Questo ora non è più. E’ ovvio che le priorità le stabilisce il Sindaco, ma si tratta di priorità cristallizzate». Poi ha rivendicato il coinvolgimento del Consiglio comunale «nell’esclusivo interesse della città. Perché bisogna andare oltre il lavoro di ratifica, abbracciando il metodo della compartecipazione. Un gruppo come il nostro, orientato dall’interesse della città – ha rimarcato ancora – non può esimersi dall’approvare una pratica che riguarda anche nostre battaglie, come ad esempio come quella per garantire continuità a un’esperienza come quella delle ludoteche comunali che reputiamo essere servizio essenziale per la città per la povertà educativa che riguarda alcune zone fragili del territorio e del tessuto urbano». Quindi ha espresso gli auguri per la città, angustiata sì dalle guerre israelo-palestinese e russo-ucraina, ma anche da altre preoccupazioni più locali, per esempio quelle che riguardano la sanità. «In ogni famiglia cosentina – ha detto ancora Bianca Rende – c’è una situazione sanitaria di sofferenza. Continuano al pronto soccorso le file delle ambulanze e i posti letto sono insufficienti. Ecco perché mi sento di esprimere vicinanza alle famiglie cosentine». Infine – prima di annunciare voto favorevole sulla variazione di bilancio e voto di astensione sulla modifica del compenso ai revisori dei conti – ha formulato gli auguri di Buon Natale ai dipendenti dell’Amaco. «130 famiglie attendono delle soluzioni».

Il dibattito

Il consigliere comunale Mimmo Frammartino, nel preannunciare il suo voto favorevole ha voluto accompagnare il suo intervento con alcune riflessioni, soffermandosi soprattutto sulla comunicazione del sindaco Franz Caruso sulla notifica del decreto ministeriale circa l’ammissione del Comune di Cosenza alla procedura del piano di risanamento, ex art.268 comma 2 del Tuel n.267 del 2000. Frammartino ha fatto riferimento alla gioia espressa dalla città di Vibo Valentia la cui situazione è simile a quella di Cosenza. «Oggi Vibo esulta perché può investire. L’augurio è anche per la nostra Cosenza. Un percorso – ha aggiunto il consigliere del neonato gruppo “Socialisti democratici” – che porta sullo stesso binario altre città interessate (sono circa 11). Tra i tanti auguri fatti  vi è un augurio particolare, che per l’ onestà che mi contraddistingue, intendo sottolineare. Come per la città di Vibo la classe parlamentare è riuscita a spendersi nel raggiungere un risultato utile per la città, anche la classe politica parlamentare e regionale del centro sinistra cui mi sento legato, dovrebbe smetterla di manifestarsi “mediocre”, concentrando ogni sforzo in “faccenducole” veramente di poco conto, quasi che a qualcuno importasse ammirare i muscoli che in assenza di progettualità e spessore politico, servono unicamente a solleticare una vanità ed un potere immeritati». Mimmo Frammartino ha poi concluso il suo intervento formulando a Giuseppe Ciacco, neo consigliere provinciale, carica che aggiunge a quella di consigliere comunale, gli auguri di buon lavoro «per il risultato ragguardevole raggiunto».
Brevissimo il successivo intervento del consigliere comunale Raffaele Fuorivia che ha rivolto un augurio a tutti i cittadini e, in particolare alle fasce più deboli. Con riferimento al decreto ministeriale, Fuorivia ha detto che «dà realmente il via libera al riequilibrio dell’Ente. E’ un’importante apertura di credito rispetto al lavoro che abbiamo svolto». Poi si è aggiunto agli altri colleghi nel fare gli auguri al neoconsigliere provinciale Giuseppe Ciacco e ai neogruppi di Palazzo dei Bruzi «con l’auspicio che siano da stimolo e da sostegno per le sfide che siamo chiamati ad affrontare da qui in avanti».
Anche per il consigliere Ivan Commodaro, intervenuto subito dopo, «alla luce della bella notizia che abbiamo avuto oggi, inizia per l’Ente una nuova fase che possa dare ulteriore impulso all’azione amministrativa».

Ok alla modifica del compenso del collegio dei revisori dei conti

Nella seduta di oggi, l’assemblea di Palazzo dei Bruzi ha dato il via libera anche alla modifica del compenso del collegio dei revisori dei conti stabilito con deliberazione di Consiglio Comunale n. 28 del 14 luglio 2023, abolendo la riduzione del 20% del compenso stabilito con deliberazione del Consiglio comunale n. 10 del 2020. La ratifica della variazione di bilancio è passata con il voto favorevole di 18 consiglieri e con il voto contrario dei consiglieri Giuseppe D’Ippolito, Francesco Caruso, Giuseppe Spadafora, Alfredo Dodaro e Michelangelo Spataro. La modifica del compenso dei revisori dei conti è stata, invece approvata, con il voto favorevole di 17 consiglieri e l’astensione dei consiglieri Giuseppe D’Ippolito, Francesco Caruso, Giuseppe Spadafora, Alfredo Dodaro e Michelangelo Spataro cui si è aggiunta anche l’astensione della consigliera Bianca Rende.
Il dirigente del settore Bilancio, Giuseppe Bruno, ha illustrato il punto relativo alla modifica del compenso del collegio dei revisori dei conti, consistente nella proposta di ripristinare il compenso precedente alla deliberazione n. 10 del 2020. Su questo punto, in particolare, è intervenuto il consigliere comunale D’Ippolito che ha ricordato come la riduzione del 20% sia stata approvata nel 2017 su sua proposta «contemporaneamente alla riduzione che era stata operata sia per la giunta che per i consiglieri, in conseguenza del dissesto. Recentemente – ha aggiunto D’Ippolito – sono state aumentati dal governo gli emolumenti della giunta, ma non del consiglio. Ho pertanto invitato il Sindaco a ripristinare la riduzione, così come è stato fatto nel 2017». Nel nel merito della pratica, il consigliere D’Ippolito ha dichiarato la sua astensione «perché era illogico che la riduzione restasse solo in capo al collegio dei revisori».

Due nuovi gruppi in Consiglio

Prima di dare inizio al dibattito il presidente aveva dato lettura di due comunicazioni con le quali è stata ufficializzata la variazione dei gruppi consiliari a seguito della costituzione di due nuovi gruppi consiliari: “Democrazia e Partecipazione” formato dai consiglieri Francesco Graziadio, che ne sarà capogruppo) e Aldo Trecroci (vice) che lasciano il gruppo del Pd, e “Socialisti democratici”, formato da Mimmo Frammartino e Alessandra Bresciani, che lasciano il gruppo misto, con il primo a svolgere le funzioni di capogruppo e la consigliera Bresciani quelle di vice. Tutti e quattro i consiglieri restano, come confermato dai capigruppo Graziadio e Frammartino, restano nell’alveo della maggioranza.
Anche il sindaco Caruso ha formulato gli auguri ai nuovi gruppi consiliari e ai loro rispettivi capigruppo «perché credo – ha detto il primo cittadino – che questa nuova costituzione rappresenti anche un modo per partecipare politicamente alle discussioni che riguardano la vita dell’Amministrazione e della città. Il fatto che i nuovi gruppi rimangano nell’alveo della maggioranza originariamente eletta dai cittadini – ha aggiunto Franz Caruso – è sicuramente motivo di soddisfazione per il sindaco, ma anche per quella pluralità di voci che oggi si incrementano con la nascita dei due gruppi. Mi coinvolge ancora di più sentire in quest’aula, insieme al gruppo già esistente del Partito socialista, della costituzione di un altro gruppo che si richiama ai valori del socialismo democratico nazionale ed europeo. Dare una identità politica ad un gruppo che coniugava già nel gruppo misto diverse sensibilità, qualifica ancora di più questa maggioranza dando ulteriore valore alla nostra azione che affonda le sue radici nella storia e nella tradizione del socialismo democratico».

Si torna in aula il 29 dicembre

Rinviati alla prossima seduta del Consiglio comunale, già fissata per venerdì 29 dicembre (alle ore 9,00) dalla conferenza dei capigruppo riunitasi durante una sospensione di cinque minuti del civico consesso, accordata dal Presidente Mazzuca, gli altri punti all’ordine del giorno. E cioè: l’approvazione del Regolamento Comunale per la gestione dei rifiuti urbani e per l’igiene urbana; l’approvazione della ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche, integrata con la rilevazione annuale delle partecipazioni e dei rappresentanti; la relazione sui risultati del controllo successivo di regolarità amministrativa; il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio, e la cessione a titolo oneroso dal Comune all’ASP, del Complesso Immobiliare di Via degli Stadi, per la realizzazione delle Centrali Operative per l’emergenza ed altri servizi territoriali e comprensoriali. 

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