CATANZARO La Quinta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, accogliendo integralmente il ricorso proposto dagli avvocati Antonio Larussa e Francesco Gambardella del foro di Lamezia Terme, ha annullato senza rinvio, con la trasmissione degli atti alla Corte di Appello per un nuovo giudizio, il decreto della Corte di Appello di Catanzaro dello scorso 23 giugno 2022 che aveva applicato a Franco Trovato, a seguito di rivalutazione della pericolosità sociale, la misura di prevenzione della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza per la durata di 4 anni con obbligo di soggiorno.
Trovato, infatti, era stato tratto in arresto nell’ambito dell’operazione “Perseo”, e condannato a 9 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, con sentenza resa dalla Corte d’Appello di Catanzaro il 7 luglio del 2017 e definitiva il 13 luglio del 2018. A seguito della sua scarcerazione il Tribunale, Sezione Misure di Prevenzione di Catanzaro, aveva riapplicato la misura della sorveglianza speciale, evidenziando l’assenza di elementi da cui poter desumere la rescissione del legame criminale, emergendo dalla nota informativa in atti come lo stesso Trovato «sia da ritenersi tutt’ora contiguo alla cosca Giampà». La Corte di Appello di Catanzaro (Sezione Misure di Prevenzione) aveva confermato il decreto applicativo della sorveglianza speciale.
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