ROMA L’Aula del Senato ha dato il via libera alla legge di bilancio. Il voto di fiducia chiesto dal governo sul maxiemendamento ha incassato 112 sì, contrari 76 e tre astenuti. Ora il testo passa alla Camera per l’approvazione definitiva il 29 dicembre di Montecitorio, scongiurando di 48 ore lo spauracchio dell’esercizio provvisorio, sempre paventato e sempre scansato in extremis.
L’Aula del Senato è quindi stata sospesa, l’assemblea riprenderà i lavori per approvare la nota di variazione di bilancio e poi esprimerà il voto finale sul ddl di bilancio con la manovra.
Bagarre in aula nel corso della votazione. Nel mirino dei Cinque Stelle finisce il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri, contro cui i pentastellati alzano cartelli con la scritta “Gasparri querelaci tutti”, riferiti alle querele, annunciate dal capogruppo di Forza Italia, sul caso del suo incarico nella società Cyberealm. «Che bellezza, tanto non vi inquadrano», ha ironizzato il presidente del Senato Ignazio La Russa. «Credo che, dopo tante belle parole, ci sia stata una caduta di tono da parte del suo gruppo, una grossa caduta di tono che mi sento di censurare», ha detto rivolto al presidente del gruppo M5S, Stefano Patuanelli.
Ma non è tutto. «Durante la dichiarazione di voto di Matteo Renzi si è sentito distintamente, e lo ha sentito tutta l’Aula, una frase ingiuriosa del senatore Gasparri nei confronti del senatore Renzi. Per questo chiedo al presidente del Senato di intervenire», denuncia il capogruppo di Italia Viva, Enrico Borghi.
Renzi nell’intervento stava criticando Forza Italia per l’astensione ieri sul Mes. «Tradisce la vostra storia e le scelte europeiste di Silvio Berlusconi. Con il voto di astensione sul Mes e capisco l’imbarazzo di Gasparri state tradendo l’eredità politica di Silvio Berlusconi». Lì scatta la «frase ingiuriosa» di Gasparri denunciata da Borghi. L’aula rumoreggia, Renzi interrompe l’intervento e chiede di recuperare il tempo che «la volgarità e la maleducazione di Gasparri mi ha sottratto».
Quindi Borghi chiede l’intervento di La Russa. «Ho capito perfettamente – replica il presidente del Senato -. Il presidente Renzi ha chiesto un esame della ripresa televisiva, la faremo e se Renzi riterrà potrà intervenire a fine seduta per fatto personale. Ma faremo comunque l’esame per valutare eventuali, eventuali provvedimenti».
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