COSENZA Sono stati i carabinieri di Cosenza, guidati dal comandante Antonio Quarta a scovare un trolley di colore scuro, nascosto in un armadio nella camera da letto di un appartamento nella zona dello stadio. Il ritrovamento si lega ad una serie di approfondimenti che conducono i militari a Roberto Porcaro, ex reggente del clan degli “Italiani” ed ex collaboratore di giustizia. Negli scorsi giorni, per lui i pm della Dda di Catanzaro – al termine delle discussioni – hanno invocato una pena a 20 anni di reclusione nell’ambito del procedimento con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta “Reset“. Porcaro è ritenuto uno dei capi dei gruppi criminali che farebbero parte della Confederazione di ‘ndrangheta cosentina.
Coordinati dal comando provinciale dei Carabinieri guidato dal colonnello Agatino Saverio Spoto, i militari entrano nello stabile e giungono alla porta della casa dell’ex cognato di Porcaro. A seguito di una perquisizione, rinvengono un trolley con all’interno 389mila euro, divisi in mazzette di vario taglio da 10mila. Il proprietario di casa, dice di non conoscere la provenienza di tale somma di denaro e viene denunciato per riciclaggio. Ora resta da capire da dove provenga quel denaro, se sia frutto dei proventi di attività illecita accumulati nel tempo, se sia una sostanziosa tranche di denaro legata alla “bacinella”, la cassa comune della mal bruzia. Un mistero, ancora irrisolto e sul quale lavorano alacremente i carabinieri. (f.b.)
Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.
La tua è una donazione che farà notizia. Grazie
x
x